Colate di detriti minacciano Celle di Bulgheria, l’sos del sindaco
CELLE DI BULGHERIA. Al posto della lava fango e detriti che sono scesi minacciosi a valle, in direzione del centro abitato. Paura e preoccupazione a Celle di Bulgheria, paesino di circa mille e novecento abitati ai piedi del monte Bulgheria, nel Cilento, dove uno dei valloni che scende dalla montagna si è trasformato improvvisamente in un enorme sfocatoio per migliaia di metri cubi di detriti che hanno invaso e distrutto campi ed uliveti, arrivando fino a poche centinaia di metri dalle prime abitazioni. Un fenomeno impressionante che ricorda un’eruzione vulcanica. Eppure qui di vulcanico non c’è assolutamente nulla. Le pietre e la sabbia si sono staccate dalla montagna mescolandosi con la pioggia caduta abbondantemente. Gli abitanti hanno assistito impotenti al fenomeno sperando di non esser travolti dalla valanga. “E’ stato impressionante veder questa colata venir giù verso il paese – ha spiegato il sindaco Gino Marotta – Si tratta di un fenomeno pericolosissimo: già in passato si sono verificati casi di questo tipo. Addirittura, alla fine dell’800, ci sono stati anche dei morti”. “Il fenomeno franoso – ha spiegato il professore Domenico Guida, Associato di Geomorfologia del Dipartimento di Ingegneria Civile presso l’ Università di Salerno – è stato provocato da un evento pluviometrico di forte intensità ed era difficilmente prevedibile. Si tratta di un evento di estrema pericolosità e permangano attualmente serie condizioni di rischio”. Centinaia di alberi sono stati sradicati ed intere coltivazioni rase al suolo. I danni sono ingenti ed il sindaco non nasconde la sua apprensione. “Prima di tutto è necessario fare degli interventi a monte per mettere in sicurezza il vallone ed evitare che i temporali attesi nei prossimi giorni possano provocare danni – spiega Marotta – Ho già contattato degli esperti per mettere in campo progettualità specifica che aumentino la sicurezza a valle. Contestualmente daremo una mano ai proprietari dei terreni colpiti dalla colata”. La zona interessata dal movimento franoso è stata interdetta a qualsiasi tipo di attività. Resta invece la preoccupazione dei cittadini.
Vincenzo Rubano
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