Pesca di frodo nel Bussento. L’esposto di “Battiti di Pesca”
L’associazione “Battiti di Pesca” ha presentato un esposto per denunciare attività di pesca di frodo nel fiume Bussento.
Al Ministro Dott. Gianluca GALLETTI, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Al Procuratore Dott. Vincenzo RUSSO, Procura della Repubblica Tribunale di Lagonegro; All’ Ing. Giuseppe D’ACUNZI, Assessorato Ambiente Provincia di Salerno; Al Comandante Ten. Michele ZITIELLO, Legione Carabinieri di Sapri; Al Comandante T.V. Andrea PALMA, Ufficio Circondariale Marittimo Capitaneria di Porto Guarda Costiera; Al Comandante 1°Maresciallo N.P. Giuseppe Riviello, Ufficio Locale Marittimo Capitaneria di Porto Guarda Costiera; Al Comandante Corpo Forestale dello Stato, Comando di Casaletto Spartano.
OGGETTO: Esposto denuncia attività di pesca di frodo nel corso del Fiume Bussento
Il giorno 02/10/2015 dei soci afferenti all’Associazione Battiti di Pesca Onlus, regolarmente in possesso della Licenza di pesca di tipo B – Acque interne – hanno riferito al Consiglio Direttivo della stessa che dopo aver pescato nei pressi della foce del Fiume Bussento nei pressi di Policastro Bussentino (SA), hanno notato una ridottissima attività dei pesci rispetto ai giorni immediatamente precedenti.
Alcune persone del posto, residenti a pochi metri dalla sponda idrografica di riva sinistra, hanno riferito loro di come la notte di mercoledì 30 settembre u.s. siano stati svegliati da improvvisi rumori provenienti dall’esterno, corsi nella strada adiacente il Fiume hanno notato la presenza di una o più imbarcazioni atte a svolgere attività di pesca illegale, in concomitanza con il fermo pesca, rendendosi così artefici di una vera e propria strage di novellame ed ogni specie ittica presente.
Il danno ambientale verrà pagato non solo dai pescatori sportivi, ricadendo soprattutto sulle generazioni future, sulla fauna ittica e sulla biodiversità dell’ecosistema fluviale, fragilissimo in zona di deflusso ormai a forte rischio in un sito geo-ambientale i cui equilibri sono delicatissimi.
In forza ai principi del nostro Statuto, facendoci carico delle testimonianze riferiteci in buona fede dai nostri associati, chiediamo agli Enti preposti un maggiore controllo del territorio costiero/fluviale del Fiume Bussento.
Certo in una Vostra attenta valutazione di quanto esposto, si porgono cordiali saluti.
Il Presidente
Antonio Scarfone