“Sono piena di rabbia”, la mamma di Maria Dorotea Di Sia alla richiesta di soli 3 anni per D’Addato
Tre anni di reclusione la pena chiesta dal pubblico ministero nel processo a Pantaleo D’Addato imputato per omicidio colposo. Il 13 maggio di un anno fa a Bisceglie il terribile incidente contro un pilastro, nel quale ha perso la vita Maria Dorotea Di Sia, venticinquenne di Policastro Bussentino. Martedì a Trani alla terza udienza erano presenti la famiglia della ragazza e l’imputato. Pantaleo D’addato,cugino del fidanzato di Maria Dorotea, era alla guida della sua audi A6 ubriaco e drogato. Tasso alcolemico superiore al limite consentito e positivo alla cocaina con un valore tredici volte superiore al limite consentito. Nella prima udienza era stato chiesto il patteggiamento, ovviamente rifiutato. Nella seconda il rito abbreviato e ieri il PM ha rinviato l’udienza al 24 novembre . Delusione e sconforto esprime Pietrina Paladino,la mamma di Maria Dorotea :”Spero in una pena esemplare,ma non ne vedo traccia. Il PM ha chiesto solo tre anni ed io sono piena di rabbia.E’ terribile rimanere inascoltati” .La richiesta da parte della famiglia di una pena esemplare ,non certo per una vendetta, ma affinchè non accadano mai più simili tragedie, è essenziale che la giustizia punisca in maniera giusta ed esemplare chi spezza una giovane vita.