Il Cilento si ribella alla violenza, “La casa di Vetro” a sostegno dei pù deboli
Il progetto “Casa di vetro” metterà a disposizione un’equipe di professionisti per prevenire e contrastare fenomeni di violenza di genere.
Una triste statistica ci ricorda che in Europa, quotidianamente, una donna su tre, è vittima di violenza fisica, che nel nostro Paese ogni 3 giorni una donna viene uccisa, proprio da chi ha racchiuso un posto speciale nel suo cuore, da un marito, un fidanzato, dal padre dei suoi figli.
Disagi, umiliazioni, maltrattamenti, violenze fisiche e morali, per molte rappresentano il pane quotidiano di cui sono costrette a nutrirsi, convinte che un giorno il carnefice, da orco si trasformerà in principe azzurro. Questo, però, accade solo nelle favole, non nella realtà e la politica e la società non possono più nascondere la testa sotto la sabbia e far finta che questa emergenza, perchè di emergenza si tratta, non esista.
Anche se il nostro territorio, a prima vista, potrebbe sembrare un’oasi di pace, purtroppo, anch’esso è interessato da questo grave e dilagante fenomeno sociale.
In concomitanza con la “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”, tante sono state, nel Cilento, le iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica contro la violenza di genere, ma quella che potrebbe rappresentare l’ancora di salvezza per chi, quotidianamente, subisce soprusi, è il centro antiviolenza “La casa di vetro”, progetto sperimentale portato avanti dal Piano di Zona S8.
Il progetto, che coinvolge 37 comuni ed i Distretti Sanitari dell’ambito Salerno S8, prevede l’apertura per cinque giorni a settimana, di 3 centri di ascolto, presso i tre comuni più grandi dell’ambito territoriale: Vallo della Lucania, Agropoli e Castellabate, dove un’equipe multidisciplinare, composta da assistenti sociali, psicologi e consulenti legali, sarà a disposizione di tutte le vittime di maltrattamenti, per fornire loro il supporto necessario ad allontanarle per sempre dalla spirale della violenza, in cui sono, loro malgrado, incappate.
Un numero verde sarà attivo 24 ore su 24 e rappresenterà il primo step per rompere il silenzio e porre fine a questa drammatica “consuetudine” che uccide l’anima ed infrange i sogni.
Genny Gerbase
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