Ospedale di Cava, il TAR accoglie l’istanza del Sindaco, fissata l’udienza per il 9 novembre

Pietro Antonacchio
Pietro Antonacchio

I Segretari Provinciali della CISL e della CISL FP di Salerno –  Matteo Buono e  Pietro Antonacchio – in uno ai delegati della RSU della CISL del Presidio di Cava –  Gaetano Biondino e  Gaetano Tortora – esprimono tutto il loro apprezzamento per la scelta del Tribunale Amministrativo di Salerno. Da sempre e da subito anche durante la trattativa sul nuovo atto aziendale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno abbiamo sottolineato che la mancata previsione dei posti letto di Ostetricia e di Ginecologia nel presidio di Cava dei Tirreni avrebbe determinato un possibile collasso della analoga struttura di Nocera, atteso che non necessariamente le utenze specifiche si riverseranno nello stabilimento del Ruggi, e inoltre si rischia, proprio in tale sede, un potenziale esubero di personale a fronte di un mancato aumento delle prestazioni. Tali aspetti, che fanno parte integrante della relazione con cui sono stati approfonditi i motivi per cui si chiedeva l’annullamento degli atti prodotti dalla gestione Viggiani, sono stati valutati e ritenuti abbastanza importanti per annullare provvisoriamente i provvedimenti. Infatti nell’elaborato testualmente si legge: “ritenuto che, anche in relazione alla successiva proposizione degli articolati motivi aggiunti, che il pregiudizio lamentato dalla Amministrazione comunale ricorrente presenti – alla luce di un obiettivo bilanciamento degli interessi in conflitto – il carattere della estrema gravità ed urgenza, che giustifica, nelle more della definizione della controversia nel merito, la temporanea sospensione dell’efficacia dei provvedimenti impugnati e considerato, invero, che la continuità nella erogazione di prestazioni sanitarie di primaria necessità in favore della comunità locali interessate appare, nella prospettiva del sommario e liminare apprezzamento delle ventilate ragioni di danno, meritevole di salvaguardia a dispetto delle motivazione di matrice essenzialmente organizzatoria addotte dalle resistenti autorità sanitarie”, “il TAR accoglie l’istanza cautelare”.”

Buono e Antonacchio auspicano che nel breve periodo si possa passare ad un concreto approfondimento della questione, poiché senza programmazione, ma soprattutto senza alcun riscontro coerente a partire dalle vere esigenze del territorio e dei cittadini, i danni che si potrebbero determinare sono tanto gravi quanto irrimediabili.

Comunicato Stampa

 

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