Lettera aperta delegati rsu su Azienda Ospedaliera Salerno
Oggetto: lettera aperta
I sottofirmatari della presente, in qualità di delegati della RSU per CISL FP, prendono spunto dalle dichiarazioni di codesta Direzione Generale la quale, nell’apprezzare il lavoro svolto, la dedizione e la professionalità della maggior parte dei lavoratori, vorrebbe mettere in campo ogni utile strategia per valorizzarne il merito e le competenze.
A tal proposito, spiace dover sottolineare che da subito tutta la nostra organizzazione si è posta e resa disponibile a tale evenienza, atteso che nell’ente ormai non si tratta ne si contratta alcuna materia intesa a generare fiducia e a stimolare ulteriore senso di appartenenza, crisi derivata dall’appiattimento delle competenze, causato da anni di assenza totale di confronto serio e costruttivo su tutti gli istituti contrattuali relativi a garanzia del reale passaggio dall’ideale alla sua concreta applicazione.
Purtroppo siamo costretti a constatare che nonostante ci siano risorse, seppur limitate, sono svariati anni che non si attivano le procedure per le progressioni economiche orizzontali, forse nell’attesa che tra un ventennio ci possano essere risorse disponibili per poter erogare a tutti gli operatori tale beneficio, nel mentre annualmente le risorse disponibili vengono assorbite in bilancio a causa dello sforamento del fondo relativo al disagio, pericolo o danno.
Fondo quest’ultimo su cui non si potrà mai avere una certezza quantitativa annuale, atteso che l’attuale organizzazione del lavoro è troppo carente a causa dell’inadeguata consistenza organica, per la qualcosa si auspica una possibilità di rientro non appena conclusasi la fase di reclutamento a tempo determinato di infermieri ed OSS.
Ovviamente tale adempimento non potrà mai portare a regime tutti i servizi in cui operano altri lavoratori, poiché se la sanità non è fatta di soli medici, è altrettanto innegabile che la stessa non è costruita solo su infermieri ed OSS, poiché un tale convincimento mostrerebbe poca attenzione e scarsa considerazione per tutti gli altri lavoratori, dal settore tecnico amministrativo a quello tecnico professionale, da quello sanitario a quello riabilitativo e dell’assistenza sociale.
Basterebbe chiedere copia dei turni che si espletano in tali settori ritenuti residuali e di poca importanza, per verificare la concreta carenza di organico e porre in atto gli adeguati atti per tentare di avere almeno una chiave di lettura più chiara.
Ma ritornando alla specifica questione della valorizzazione del merito, sooviene una semplice domanda: in una pubblica amministrazione ovvero in una qualsiasi filiera produttiva, essa come si realizza?
Vari sono gli istituti, attraverso cui il valore aggiunto dei singoli al raggiungimento degli obiettivi aziendali può realizzarsi, attraverso un giusto riconoscimento economico.
Quello relativo alle progressioni orizzontali, le possibilità di trasformazione dei posti, le selezioni interne e la riserva dei posti, la produttività e i progetti incentivanti a rendicontazione annuale, i coordinamenti e le posizioni organizzative, la istituzione dei Servizi delle Professioni Sanitarie come da D.C.A. n. 6 del 14/01/2013 e smi ai sensi della Legge n. 251/2000, L.R. Campania n. 4/2001 e Regolamento di esecuzione di cui al D.R.C. n. 336/2003 in uno alla individuazione di posti riservati alla dirigenza del comparto da prevedere in particolari servizi, atteso che trattasi di una azienda ospedaliera integrata con la Università degli Studi.
Su tali aspetti ritenuti prioritari nell’ambito di sane e corrette relazioni sindacali vorremmo da subito poterci confrontare, nella speranza che il negoziato, monotematico su tali materie, possa sostenersi su atti e regolamentati in maniera chiara, con un obiettivo concreto che possa concludersi in tempi certi e, in una tempistica definita, possa attivare concretamente la valorizzazione di quelle professionalità che per merito, dedizione al lavoro e spirito di appartenenza, possono aspirare a migliorare la posizione di lavoro a tutela della propria dignità.
Solo a tali condizioni la CISL potrà aprire una nuova stagione di costruttivo confronto con codesta azienda, poiché in assenza non ci resta che prendere atto dello stato delle cose e ritenere, appena iniziato, definitivamente chiusa la declamata fase di rinnovamento auspicata
I DELEGATI RSU CISL FP A.O.U. SALERNO
Biondino Gaetano – Cesarano Francesco – Cicalese Giuseppe – Della Porta Giovanni – De Santis Felice – Montone Angelo – Pumpo Vito – Tortora Gaetano
Comunicato Stampa