Piano di Zona si dimette Michele Milano, Fortunato: “Gestione fallimentare occorre cambiare rotta”

Dopo il segretario si dimette anche l’esperto di programmazione

Il Piano di Zona S9 perde un altro componente, dopo le dimissioni del segretario  Lorenzo Latella, arrivano anche le dimissioni irrevocabili dell’esperto di programmazione Michele Milano, rassegnate il 6 giugno scorso “Per assenza delle condizioni minime di fiducia”.

Intervista a  Giovanni Fortunato Sindaco di Santa Marina

Servizio Olga Marotta

©Riproduzione riservata

Comunicato stampa 

Il Piano di Zona S9 perde un altro componente, arrivano le dimissioni irrevocabili dell’esperto di programmazione Michele Milano, rassegnate il 6 giugno scorso “Per assenza delle condizioni minime di fiducia”.

“Si apprende con rinnovato rammarico- dichiara il Sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato- che ancora una volta un altro componente dell’Ufficio del Piano di Zona, il dottor Michele Milano, si dimette dal proprio incarico. Per questo- continua il primo cittadino- chiedo al coordinatore e al sindaco di Sapri in qualità di Sindaco del Comune capofila, la ragione, per la quale ad oggi non si è stati in grado di mantenere in piedi il funzionamento di un ufficio importante per l’intero comprensorio, trovandosi ad oggi nell’incapacità di poter dare risposta ai cittadini bisognosi, stante l’impossibilità dello stesso ufficio a poter continuare il suo lavoro”.

2 pensieri riguardo “Piano di Zona si dimette Michele Milano, Fortunato: “Gestione fallimentare occorre cambiare rotta”

  • 9 Giugno 2017 in 10:34
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    La cosa puzza di bruciato lontano un miglio a due giorni dalle elezioni amministrative a Sapri, se cosi fosse la scorrettezza istituzionale sarebbe palpabile. E poi cosa significano, esattamente, dimissioni per “Assenza di condizioni minime di fiducia” ? A te il compito, sindaco Giovanni, visto che ti fai portatore dell’istanza, di giustificare politicamente, o sbaglio ?

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    • 30 Giugno 2017 in 9:28
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      La scorrettezza istituzionale é un’espressione da galoppino politico. Le dimissioni sono pervenute lo stesso giorno in cui l’amministrazione liquidava i criminali della cooperativa Hermes. Giù le mani da chi ha ancora un po’ di etica e non si vende a questa camorra di basso rango.

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