Lavoro, pensioni, occupazione, salari, sfruttamento: Al via raccolta firme Fai Cisl Salerno
Al via la raccolta firme e le assemblee nelle aziende e nei territori sostenuta dalla Fai Cisl Salerno. Stamattina confronto serrato con i lavoratori a Battipaglia e domani, sabato 28 ottobre, manifestazione davanti alla Prefettura di Salerno per consegnare un documento al prefetto Salvatore Malfi.
Una serie di proposte per puntare al rilancio del settore agroalimentare per renderlo un vero volano della ripresa, dello sviluppo e della crescita dell’Italia, della Campania e della provincia di Salerno. Far diventare il comparto un elemento di assoluta eccellenza è una grande opportunità di crescita e di riscatto della Campania e delle aree meridionali.
Ecco perché domani, sabato 28 ottobre prossimo, anche davanti alla sede della prefettura di Salerno, in piazza Amendola, a partire dalle 9.30, si svolgerà la giornata di mobilitazione promossa dalla Fai Cisl nazionale, a sostegno di un’agenda di riforme su previdenza, occupazione, retribuzioni e contrasto allo sfruttamento nei comparti agroalimentari e ambientali. In questa occasione sarà consegnato al prefetto di Salerno, Salvatore Malfi, un documento che racchiude i temi della piattaforma che sono di assoluta importanza per il settore.
Per presentare la manifestazione di piazza Amendola a Salerno, la Fai Cisl provinciale, nella mattinata di oggi, ha organizzato un attivo dei Delegati che la segreteria di Salerno ha svolto nella sede della Cisl di Battipaglia.
All’evento, oltre alla presenza del segretario generale della Fai Cisl Salerno, Aniello Garone, è intervenuto il segretario regionale della Fai Cisl, Raffaele Tangredi.
“Riteniamo sia giusto abbassare l’età pensionabile dei lavoratori agroalimentari, forestali, bonifica e della pesca riconoscendo lo status di lavoro usurante per permettere di andare in pensione con 35 anni di contributi”, ha ribadito Aniello Garone, segretario generale della Fai Cisl provinciale, nell’incontro tenutosi a Battipaglia. “Crediamo fortamente negli ammortizzatori sociali rafforzati e universali per tutti, oltre al riconoscimento della disoccupazione per i lavoratori agricoli a tempo indeterminato e al consolidamento della durata e dell’importo della Naspi, la Nuova assicurazione sociale per l’impiego”.
La Fai provinciale chiederà al prefetto anche di abbattere l’Irpef e il cuneo fiscale per i redditi medio-bassi dei comparti agroalimentari, con buste paga più pesanti per il rilancio dei consumi, oltre a studiare l’aumento delle sanzioni contro l’evasione accentuando i controlli e ridistribuendo le risorse sulle fasce più deboli del lavoro. “Sotto il profilo contrattuale si chiede l’innalzamento della retribuzione minima dei contratti di prestazione occasionale al livello della media dei contratti provinciali”, ha rimarcato Garone alla presenza del segretario Tangredi. “Per questo serve la piena attuazione della legge 199 del 2016 contro il caporalato, con maggiori affidamenti agli Enti bilaterali per il buon governo del mercato del lavoro agricolo. Infine, per i comparti ambientali si chiede subito un piano nazionale contro il dissesto idrogeologico e l’approvazione di una Legge per rilanciare il patrimonio forestale e ambientale italiano, che individui una vera controparte per il rinnovo dei contratti nazionali dei lavoratori forestali e degli allevatori”.
Comunicato Stampa