Maratea, approva il regolamento De.C.O. per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali
Maratea, approva il regolamento De.C.O. (denominazioni comunali d’origine) per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali.
Nasce il marchio “Maratea De.C.O.” la Denominazione Comunale d’Origine per i prodotti agroalimentari tradizionali. La De.C.O. è uno dei marchi di garanzia, nati in seguito alla legge nº 142 dell’8 giugno 1990, che consente ai Comuni la facoltà di disciplinare, in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali.
A differenza dei marchi DOP, IGP e STG (gli unici che per legge tutelano i prodotti tipici e di qualità), la De.C.O. non è un marchio di qualità, si tratta, invece, di una certificazione comunale che attesta il legame fortemente identitario, con il territorio di produzione, di un prodotto alimentare, ma anche di una ricetta, oppure un particolare metodo di coltivazione, di allevamento o di pesca. In buona sostanza è un magnifico strumento di marketing territoriale finalizzato alla promozione e alla valorizzazione delle tradizioni locali, della storia e della cultura di un luogo.
Il percorso per arrivare alla Denominazione Comunale, l’Amministrazione, guidata dal Sindaco Domenico Cipolla, inizia nel 2014 di concerto con l’ALSIA di Basilicata (Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura) quando effettua il primo censimento, nel 2015 trasmette l’elenco e le schede dei prodotti al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che, con il provvedimento di revisione dell’elenco nazionale dei prodotti agro-alimentari tradizionali, con atto n. 0042920 del 23 maggio 2016, inserisce i primi prodotti tipici di Maratea: la Mozzarella Treccia di Massa di Maratea, il Caciocavallo di Massa di Maratea, il Pomodoro Costoluto di Maratea, la Gilò di Maratea, la Carruba di Maratea, i Capperi sotto sale di Maratea, le Alici salate, gli Aliciocculi di Maratea ed il Garum di Maratea.
Il regolamento approvato in Consiglio Comunale, conclude questo percorso e da la possibilità ad aziende e prodotti di fregiarsi del riconoscimento che li lega al territorio di Maratea.
“Il marchio De.C.O. è un passo importante per lo sviluppo territoriale dell’agroalimentare – dichiara entusiasta il Sindaco Domenico Cipolla – un’opportunità reale e concreta che da riconoscibilità ai nostri prodotti, al loro legame con la storia e le tradizioni di Maratea. forti legami identitari tra prodotti enogastronomici e territorio. Oggi viviamo un’epoca in cui l’esperienza del vivere bene passa soprattutto per l’enogastronomia che non può limitarsi alla ricerca del prodotto tipico o della buona cucina, ma è necessario il legame alla storia ed all’identità locale. Avere dei prodotti tradizionali chiaramente riconducibili al nostro territorio ha una valenza importante anche in termini di sviluppo economico che imprenditoriale. Va dato atto che il lavoro svolto dall’ALSIA sinergicamente aiutata dai volontari dell’associazione “Cittadinanza Attiva” nei processi sul territorio e nella raccolta delle informazioni, nella fase di censimento e catalogazione dei prodotti è stato di grande importanza. Il percorso naturalmente continua ed il legame tra organismi, cittadini ed istituzioni è fondamentale, oltreché indicativo di un’apertura territoriale ad un progetto rappresentativo di un luogo.”
È stato presentato anche il logo identificativo “MARATEA De.C.O.”, in cui è rappresentato il Cristo Redentore in forma stilizzata che si pone in un abbraccio ai prodotti ed al paesaggio incantevole di Maratea. Frutto del lavoro della studentessa Maria Teresa d’Imperio, vincitrice del concorso progettuale affidato al locale Liceo Artistico, concretizzato poi nel logotipo finale realizzato dall’artista Rossano Liberatore.
“Il Logo realizzato per il marchio De.C.O. è molto bello e chiaramente riconducibile alla nostra città – continua il Primo Cittadino – un ottimo lavoro di grafica che identificherà le genuinità di Maratea. Naturalmente i prodotti riconosciuti dal Ministero sono una piccola parte della tradizione culinaria e agricola, tante sono le ricette e i piatti che vengono tramandati da generazioni e che aspettano di essere tutelati e valorizzati. Il censimento continua.”
“L’opportunità del cibo a chilometro zero – conclude il Sindaco – per noi è a portata di mano, perché grazie al numero di persone che visitano, pernottano e pranzano a Maratea ogni anno, agricoltori, allevatori, artigiani e ristoratori possono crescere insieme e fare rete tra loro e dovrà diventare la normalità trovare nel piatto una bella insalata con i Pomodori Costoluti e le Trecce di Massa di Maratea, condita con Olio Lucano ed accompagnata da Melanzane Gilò con Aliciocculi di Maratea, naturalmente tutto innaffiato da un bell’Aglianico del Vulture.”
Comunicato Stampa