La Cantina delle Arti: Grazie al Teatro bambini, ragazzi, uomini e donne regalano speranza
Ci sono storie che vanno vissute o almeno raccontate. Grazie al Teatro bambini, ragazzi, uomini e donne regalano speranza.
Esistono storie che vanno vissute o almeno raccontate. Storie semplici fatte di incontri, voluti oppure occasionali, fatte di conoscenza e condivisione, di passione ed amore, di sorrisi e lacrime, di sogni inseguiti e raggiunti e soprattutto della forte esigenza di raccontare al mondo, attraverso il proprio corpo e la propria voce, l’universo che abbiamo dentro e tutto ciò che ci circonda. Esiste un modo per farlo? Si! Esiste un “gioco serio” ed è il Teatro.
Anche quest’anno, come avviene da tanti anni, La Cantina delle Arti ha portato il nome di Sala Consilina e del Vallo di Diano in alto, in giro per l’Italia. Ancora una volta ha dato la possibilità a tanti ragazzi di confrontarsi e crescere, continuando a seminare nei loro cuori il gusto per il bello e la voglia di sognare. Con il proprio lavoro capillare e professionale regala ai propri allievi esperienze artistiche di grande spessore.
Ora è giunto il momento di vedere da vicino, di toccare con mano il lavoro meticoloso che facciamo con i nostri allievi, sia artistico, sia pedagogico. Il resto? Lo lasciamo al vento!
Domenica 10 giugno, alle ore 18:30, presso il Teatro del Popolo, ovvero l’Auditorium comunale “Massimo Troisi” di Casalbuono (SA) e con ingresso libero, andranno in scena gli spettacoli di fine anno del nostro Laboratorio teatrale permanente “FoRiArTe” (Formazione-Ricerca-Arte-Teatrale) che, dopo avere girato l’Italia nei grandi Festival Nazionali di Vico Equense e di Crema, faranno tappa nel Vallo di Diano, per poi approdare al Piccolo Teatro di Milano.
Grandi autori firmano i testi degli spettacoli, come Giambattista Basile, Hans Christian Andersen, Luigi Pirandello ed Erri De Luca che, nelle riduzioni drammaturgiche e regie del nostro illuminato e “pazzo” Direttore Artistico Enzo D’Arco e con l’aiuto regia di Antonella Giordano, assumono nuova vita e forte contemporaneità.
I 41 allievi cantinieri hanno incantato il numerosissimo pubblico dei Festival Nazionali e di sicuro avranno lo stesso risultato con il pubblico di casa.
Una storia da non farsi raccontare, ma che vale la pena di viverla con i propri occhi, le proprie mani e con il proprio cuore. Un’occasione da non perdere… per tutti!
“Il Teatro è un gioco che va fatto sul serio” dice il nostro Maestro, e noi cantinieri giochiamo seriamente.
Comunicato stampa