Autismo : Le associazioni della Provincia di Salerno scrivono all’Asl “Non rispettato il progetto pilota”
Le associazioni :
– Autismo: chi si ferma è perduto,
– Angsa Campania,
– Il Tempo per L’oro
– A.B.A.- Aiutiamo i Bambini Autistici
scrivono al Commissario Straordinario dell’Asl Salerno in merito al progetto siglato nell’incontro dello scorso 5 Settembre denunciando il mancato rispetto dello stesso.
Ecco di seguito la lettera integrale
Egr. dr. Mario Iervolino
Commissario Straordinario |
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e, p.c.
Alla c.a. dell’egr. dott. Giulio Corrivetti Direttore del DSM
dell’egr. dott. Vincenzo D’Amato sub-commissario con funz. Sanitarie |
Spett.le ASL Salerno
via Nizza, 146 84124 SALERNO |
AUTISMO: NESSUNO DEVE RIMANERE INDIETRO
INTERVENIRE PER L’AUTISMO IN MODO FUNZIONALE
Le Associazioni
AUTISMO: CHI SI FERMA E’ PERDUTO, ANGSA CAMPANIA, IL TEMPO PER L’ORO e A.B.A. Aiutiamo I Bambini Autistici onlus,
Vista:
- la Legge 838/78 ex art 26 e linee guida per le attività di riabilitazione in regione Campania la situazione delle terapie riabilitative in ambulatorio ed in domiciliare non sono in alcun modo assimilabili alle attività abilitative long life per l’attuazione di cui al progetto PEI integrato al PTDA (scuola e sanitario), e che tale integrazione è solo e soltanto coordinata dai Nuclei NPIA territoriali;
- la Deliberazione n. 1449 dell’ 11 settembre 2009. Interventi a favore di minori con sindrome autistica: linee guida per l’intervento riabilitativo
- la Legge 134/2015;
- la Deliberazioni n. 908 del 27 settembre 2017 del Direttore Generale: “Requisiti di inclusione all’ assistenza indiretta , per il tempo previsto dal “progetto pilota” – Presenza nel progetto terapeutico dell’analista comportamentale – Presenza nel progetto terapeutico i operatori-tecnici comportamentali
Presenza nel progetto terapeutico di docenti di sostegno formati – Collaborazione attiva con la scuola e la dirigente scolastica – Presenza attiva nel progetto terapeutico del NPI dell’ASL Salerno
- DCA 99/2016
- la sentenza del Tribunale del Lavoro di Salerno del 28 febbraio 2018, che, tra l’altro, testualmente recita:
“… Si comprende come tale“ vuoto terapeutico “rappresenti una lacuna nell’attuazione di un adeguato protocollo ABA, probabilmente dovuto, oltre che alla ridotta disponibilità in termini di spesa da parte dell’ASL, allo stesso dettato dell’art. 26 della Legge 833/1978 , il quale prevede che l’intervento del Centro Accreditato possa essere domiciliare o ambulatoriale, ma non di tipo “misto“, cioè casa-scuola-sociale, come imposto dalla metodologia ABA. Il “raggio d’azione“ del Centro Accreditato, appare pertanto allo stato inadeguato rispetto alle esigenze terapeutiche della minore.”
preso atto:
- della deliberazione del Commissario straordinario n. 241 del 25.10. 2018 e il relativo allegato A;
tenuto conto che:
- l’ASL ha agito disattendendo sia quanto richiesto con il nostro documento acquisito al 2091.39 del 5 settembre 2018 dell’ASL, sia a quanto condiviso con relativo documento controfirmato da tutti i partecipanti all’incontro.
PERTANTO evidenziamo e contestiamo la predetta deliberazione in quanto ha:
- completamente disatteso il documento sottoscritto e condiviso il 5 settembre 2018, quasi a rappresentare un mero utilizzo di rappresentanza delle associazioni firmatarie;
- dimostrato di non inquadrare le reali necessità dell’autismo, ponendo in secondo piano il progetto globale dimostrando la volontà a NON voler intervenire , limitando il suo intervento a stabilire il monte ore di trattamento ABA a carico del SSR , addirittura stabilendo un massimo di ore a settimana specifico, n° 18 ore per minori di fascia di età , da 0 a 9 anni, n° 9 ore per minori di fascia d’età da 10 a 18, sottolineando l’assenza di un piano condiviso nei vari ambienti di vita; evidenziando la non conoscenza dell’autismo, la vergognosa assenza di sinergia con scuola e comune, insomma evidenziando il mancato rispetto della legge 134/2015;
- stravolto completamente l’obiettivo del progetto pilota, che era quello di utilizzare un numero di team acclarati che seguono i diversi autistici, per favorire la costruzione, attraverso un modello facilitato che già opera nei diversi ambienti di vita, con dei team funzionali capaci di intervenire nei diversi ambienti di vita che avrebbero dovuto svolgere tirocini supervisionati;
- omesso il recepimento, sia della normativa vigente , sia delle sentenze del tribunale del lavoro, sia delle linee guida autismo, OSTENTANDO, pratiche di consuetudine superate per metodologia e per normativa, vigente, “…mediante apposita regolamentazione, occorre superare le finalità del progetto pilota, prevedendo l’accesso di eventuali casi direttamente alle unità operative territoriali tanto le risorse delle strutture accreditate quanto nascondere quelle delle equipe di personale dipendente e/o convenzionato e/o delle short list in allestimento “che evidenziano la lontananza dell’ASL Salerno dall’affrontare e conoscere il problema autismo”;
- dichiarato che “Ogni equipe multidisciplinare, nell’ambito della stesura di un progetto globale, può prevedere anche la prescrizione dell’ABA alla luce delle linee guida del Ministero e dei bisogni globali del paziente”, letteratura scientifica nazionale ed internazionale mortificate e scoperte solo il 25 Ottobre 2018;
- diabolicamente perseverato a comunicare reiteratamente che “l’azienda garantirà l’erogazione di terapia ABA a tutti i pazienti cui la stessa verrà prescritta, tramite le risorse delle strutture accreditate le equipe di personale dipendente e/o convenzionato e/o della short list in allestimento“ solo infine il progetto “si integra con l’istituzione di una short list di operatori ABA selezionati dal percorso formativo aziendale cui segue l’erogazione di trattamenti ABA attraverso i professionisti della medesima short short list“ dimostrando l’assoluta non volontà di affrontare l’autismo ed ancora una volta, mestamente, la non conoscenza dell’autismo;
- consapevolmente voluto nascondere le criticità attuali, non esprimendo nessuna relazione sui risultati raggiunti dai centri accreditati in questi anni, quante ore svolte, in ambito domiciliare, in ambito ambulatoriale, in ambito scolastico , in ambito sociale,, quanti analisti comportamentali hanno i centri, da quanto tempo li hanno, quanti tecnici comportamentali hanno, da quanto tempo li hanno, quante ore di terapia sono svolte di mattina, quante di pomeriggio, quante a pranzo, quante a cena, possono i centri intervenire nei diversi ambienti di vita? Le figure sanitarie dei centri, le cui specializzazioni sono motivo della loro assunzione, possono svolgere il ruolo di tecnico del comportamento? I centri accreditati possono attuare la metodologia ABA?
- manifestato in modo evidente il cammino solitario dell’ASL, alla stessa stregua del Comune, (bandi per voucher alle famiglie da spendere presso cooperative accreditate) e della scuola (Linee guida autismo scritte dalla scuola in modo autoreferenziale senza confronto). Remare nella stessa direzione, perseguendo lo stesso, univoco obiettivo, è un concetto assente nella deliberazione, ancor di più, quando si esclude la famiglia;
- aumentato il plafond da € 478.000 a € 492.540 ma non più per 15 autistici, bensì per 35 autistici, ma a che gioco giochiamo?
- volutamente, non tenuto conto delle metodologie abilitative previste dalle Linee Guida;
- rimosso l’esigenza delle fondamentali, necessarie figure specialistiche e di riferimento per la realizzazione e l’attuazione del progetto globale di cui, nella deliberazione, si è perso qualsiasi riferimento;
- rallentato la costituzione, per come richiesto, dell’indispensabile short list di figure specialistiche, necessarie per attuare la rete educativa e il progetto globale casa, scuola, sociale garantendo la continuità per i team già in essere, sia operanti presso i privati che presso i centri di riabilitazione; promuovendo invece una manifestazione di interesse, cui hanno aderito circa n° 230 interessati, certamente funzionali in futuro (l’emergenza delle famiglie che operano con team provati resettata) e per la valutazione di idoneità dei quali dovrà, necessariamente, essere istituita una commissione valutatrice ad hoc, composta da professionisti esterni all’ASL di elevata competenza e capacità, in quanto la stessa Asl non ha tra il personale in essere, nessuno in grado di valutare il grado di competenza e professionalità dei predetti n° 230 partecipanti;
- stravolto lo spirito del progetto pilota, travisandolo e rimodulandolo impropriamente;
- omesso che la formazione prevista per 130 ore, non può assolutamente essere affidata senza prevedere il necessario tirocinio e supervisione da parte di personale specializzato;
- operato scelte che non hanno tenuto altresì conto dei necessari criteri di trasparenza per la scelta del n° 35 disabili che rientreranno nella realizzazione del “progetto pilota”;
- dimostrato che, nell’allegato A alla predetta deliberazione, traspare la costituzione (OBSOLETA) di un mero “tavolo tecnico” istituito da tre NPI (quasi in modo autoreferenziale) che sono in antitesi con la evidente letteratura scientifica nazionale ed internazionale e che, tra l’altro, si arrogano e dispongono l’attuazione dell’intervento abilitativo in modo completamente erroneo e non funzionale, peraltro “vanificando” quanto previsto nel progetto pilota.
Pertanto, vista, preso atto e tenuto conto, le suddette associazioni,
chiedono
all’egr. Commissario dott. Iervolino, di provvedere ad horas, a far “rettificare” la deliberazione n. 241 del 25.10. 2018 e il relativo allegato A, secondo quanto da noi richiesto e, come d’intesa congiunta, stabilito nell’incontro del 5 settembre u.s.
Le associazioni, con riferimento a quanto già chiesto nel proprio documento, restano, in breve attesa :
- della rettifica della deliberazione;
- della rappresentazione dello status quo delle cose;
- dei necessari interventi per sopperire alle numerose emergenze;
- della redazione dell’elenco dei 35 autistici (che deve evidenziare le sigle dei nominativi e la specifica degli analisti comportamentali, degli operatori, dei comuni e delle scuole interagenti);
- della costruzione di una rete educativa che operi nei diversi ambienti utilizzando in primis le figure di riferimento;
- dell’organizzazione della short list di figure specialistiche (professionisti privati, operatori dei centri accreditati, che permetta , definitivamente e gradualmente , di costruire un progetto globale per favorire l’accesso ai diversi ambienti di vita e garantire l’attuazione di progettualità scolastiche ed extrascolastiche in continuità ed uniformità per predisporre un futuro, semplice ma sereno);
- dell’avvio, ad horas, della short list con gli operatori dei 35 autistici;
- dell’esplicitamento dei costi per tutti gli attori e la data di inizio;
- della formazione di tutte le manifestazioni di interesse giunte, comprensiva di tirocinio e supervisione;
- della presa in carico diretta dell’ASL Salerno;
- che l’ASL interagisca l’interazione con Comune e Scuola e Famiglia;
- della costituzione di un organo di controllo con genitori all’interno;
- del coinvolgimento delle famiglie agli istituendi tavoli tecnici;
- della necessaria, improcrastinabile istituzionalizzazione del percorso ;
- della presa d’atto dello status quo dell’Asl e consequenzialmente nelle cause in corso predisporre accordi transattivi e risolutivi tra le parti,
evidenziano
che la mancata rettifica della deliberazione, inevitabilmente, ci vedrà costretti, a tutela dei diritti dei nostri bambini, a rivolgerci alle competenti autorità giudiziarie.
Salerno, 07 Novembre 2018
Per le associazioni : Autismo: chi si ferma è perduto: Grazia NADDEO
Angsa Campania: Claudia NICCHINIELLO
Il Tempo per L’oro: Antonio PITTA
A.B.A.- Aiutiamo i Bambini Autistici: Maurizio MASTROGIOVANNI