Universiade: sulla scia di papà Giorgio, Matteo Lamberti gareggerà anche per Manuel Bortuzzo
C’è anche Matteo Lamberti nella spedizione azzurra che prenderà parte alla 30^ Summer Universiade. Inserito nella lista dei convocati dal Direttore Tecnico del Nuoto, Cesare Butini, il giovane figlio d’arte arriverà a Napoli con grandi ambizioni e legittime pressioni.
Pesa e tanto quel cognome ingombrante, la storia scritta dal papà Giorgio, il capostipite della grande tradizione azzurra, il primo italiano a laurearsi campione del mondo a Perth (1991) nei duecento metri stile libero e primatista più longevo della storia del nuoto; il record di 1’46″69 nei duecento metri agli Europei di Bonn nel 1989 ha resistito per ben 10 anni.
Eclettico e polivalente, il giovanissimo Matteo gareggerà alla Scandone in diverse specialità anche se coltiverà le maggiori ambizioni di medaglia negli 800 metri, distanza mai particolarmente gradita da Giorgio Lamberti, papà e tecnico particolarmente esigente. Matteo gareggerà a Napoli anche per Manuel Bortuzzo, lo sfortunato nuotatore veneto vittima di un drammatico incidente che lo costringe sulla sedia a rotelle, e grande promessa del nuoto italiano.
Tra i due, fin dall’età di tredici anni, si sono consumati straordinari duelli testa a testa; una competizione stimolante nei 1500 e negli 800 metri, con una fantastica alternanza di vittorie. Avversari fieri e combattivi, mai nemici. Sincero il pensiero che Matteo Lamberti ha rivolto al coetaneo Manuel poco dopo il terribile incidente. “Non deve abbattersi, sebbene dirlo da qui sia facile. Ho sempre rispettato molto la forza interiore e la trasparenza di Manuel, avversario ma mai nemico. Deve mostrarla anche adesso, perché sono convinto che la sua vita sportiva non sia ancora finita”.
Comunicato Stampa