Sapri, presentazione del romanzo di Bortoluzzi “Come si fanno le cose”
Sabato 6 luglio alle ore 19.30 presso la Villa Comunale in Sapri, si terrà la presentazione del romanzo “Come si fanno le cose” di Antonio G. Bortoluzzi nell’ambito della rassegna culturale “INTRECCI” di cui è curatore il critico letterario, poeta e scrittore Nicola Vacca insieme a Gianfrancesco Caputo dell’Associazione Culturale Proudhon Golfo di Policastro con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Sapri.
“Antonio G. Bortoluzzi è uno dei pochi e autentici narratori della memoria che la nostra letteratura esprime. Apprezzato scrittore di montagna, come lo sono stati Buzzati, Rigoni Stern e Sgorlon, Bortoluzzi nei suoi libri precedenti ha raccontato un’epoca e la sua fine […..] fedele alla sua vocazione di scrittore, racconta in Come si fanno le cose la storia di questo presente amaro attraverso la vita di due operai che hanno subito l’alienazione di una crisi irreversibile, che da economica è diventata morale.
«Forse ciò che conta di più è il modo in cui si lavora, come si fanno le cose, non tanto quello che si fa». Questo dice uno dei due protagonisti del romanzo.
Bortoluzzi nel suo libro racconta ancora una volta la sua terra. Le Dolomiti e il bellunese con le sue valli, stravolte e cambiate da una crisi che ha messo in ginocchio le attività produttive.
Come si fanno le cose non racconta la storia di due operai uccisi ogni giorno dalla fabbrica e del loro tentativo di riscattarsi.
In queste pagine troviamo prima di tutto la scomparsa del senso dell’umano e l’estinzione di un mondo e di una civiltà (la nostra) che non comprende più l’importanza e il valore delle persone.”
(Nicola Vacca, Gli amanti dei libri, 29 maggio 2019 )
Antonio G. Bortoluzzi
Antonio G. Bortoluzzi è nato nel 1965 in Alpago, Belluno, dove tuttora vive e lavora. Ha scritto Cronache dalla valle (2010), Vita e morte della montagna (2013) e Paesi alti (2015), pubblicati da Edizioni Biblioteca dell’Immagine. Con il romanzo Paesi alti, nel 2017 ha vinto il Premio Gambrinus Giuseppe Mazzotti nella sezione Montagna, cultura e civiltà, ed è stato finalista al Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo nel 2016 e al Premio Leggimontagna nel 2015. Finalista e quindi segnalato dalla giuria del Premio Italo Calvino nelle edizioni 2008 e 2010, è membro accademico del Gruppo italiano scrittori di montagna (Gism).
Comunicato Stampa