SalerNoir Festival, Le Notti di Barliario ricorda il maestro Andrea Camilleri
SalerNoir Festival – Le Notti di Barliario ricorda Andrea Camilleri con un reading delle sue opere più belle e significative e con una discussione aperta al pubblico degli appassionati di Montalbano, e non solo.
“Nenè, Salvo e altre storie di Vigata”, in programma domani, martedì 23 luglio, alle 18.30 alla libreria La Feltrinelli di Salerno ha l’ambizione di rappresentare un momento di riflessione su un’esperienza letteraria, artistica, umana e intellettuale che ha avuto i caratteri della straordinarietà perché ha catturato il cuore e la mente di milioni di lettori.
Ne è testimonianza l’ondata di commozione che ha accompagnato la scomparsa di “Nenè”, come Camilleri era conosciuto nella sua Porto Empedocle, la Vigata di Salvo Montalbano, Mimì Augello, Fazio, Catarella, e del dottor Pasquano. Ma la saga del commissario più famoso d’Italia, reso immortale da Luca Zingaretti nella seguitissima serie televisiva, rappresenterà solo un aspetto dell’omaggio che SalerNoir intende rendere al maestro.
La terza parte del titolo, “altre storie di Vigata” vuole esplorare, infatti, il mondo dei numerosi romanzi nei quali, intrecciando miti, leggende e fatti realmente avvenuti, Camilleri ha riscritto (per certi versi ha scritto per la prima volta) la storia siciliana.
Per questo, SalerNoir Festival – Le Notti di Barliario ha chiesto a quattro grandi protagonisti della scena teatrale salernitana di interpretare brani scelti della sterminata produzione camilleriana. Marcello Andria, Marika De Vita, Cinzia Ugatti e Antonella Valitutti si alterneranno nella lettura di alcune pagine di una parte degli oltre cento libri pubblicati dal maestro.
Della personalità di Camilleri, del suo multiforme impegno artistico e intellettuale, della sua sicilianità, del suo rapporto con due suoi grandissimi conterranei, Luigi Pirandello (di cui era lontano parente) e, soprattutto, Leonardo Sciascia, discuteranno, invece, il docente di Public History all’Università di Salerno Marcello Ravveduto, il giornalista Massimiliano Amato, della Scuola di Giornalismo dello stesso ateneo, l’avvocato – blogger Angelo Cennamo, titolare del seguitissimo blog letterario Telegraph Avenue.
Ma un ruolo importante ce l’avrà il pubblico, che sarà chiamato a diventare parte attiva della discussione. Con i suoi ricordi del maestro e le suggestioni che la sua opera ha saputo regalare. Un racconto corale, collettivo, come sarebbe piaciuto a Nené, ora che la sua figura e la sua opera sono consegnate all’eternità.
Comunicato stampa