Il muro della speranza : A Rivello un murale di 100 metri nato nel segno di Angelo Vassallo
ILe opere di street art sono state realizzate, davanti al monastero di Sant’Antonio, dall’argentina Milu Correch e dagli italiani Alice Pasquini e UNO. Alla base, un concorso che ha coinvolto 2500 studenti
Si chiama “Il muro della Speranza”, rientra nell’ambito del programma “Basilicata for Hope”, e vuole essere il luogo simbolo del protagonismo delle giovani generazioni di lucani. Realizzato dal Comune di Rivello con il sostegno della Regione Basilicata e la direzione artistica di Rocco Cantisani, la grande struttura si sviluppa nell’area antistante il monastero di Sant’Antonio in Rivello.
Il progetto – partito con l’amministrazione guidata da Antonio Manfedrelli e portato a termine dalla squadra dell’attuale sindaco Francesco Altieri – rappresenta il contributo dell’intera comunità di Rivello per un’Europa visionaria, capace di rispondere alle sfide della globalizzazione, grazie al protagonismo attivo delle giovani generazioni. Il progetto, infatti, nasce come concorso pensato per le scuole: 27 i Comuni dell’area sud occidentale della Basilicata coinvolti, 10 gli Istituti Comprensivi chiamati in causa, per un totale di oltre 2500 alunni partecipanti. “Accoglienza e Integrazione” i temi in concorso per le tre sezioni di gara in cui il concorso si è snodato: poesia, narrativa, disegno. L’elaborato vincitore del concorso è la poesia “La strada del nostro cuore”, scritta da Sofia D’Ambrosio dell’Istituto Comprensivo di Lagonegro. Ed è proprio questa poesia che ha ispirato parte dei murales realizzati sul muro.
Ma cos’è “Il muro della Speranza”? È una struttura realizzata nell’area antistante il monastero cinquecentesco di Sant’Antonio in Rivello. È una struttura removibile, in ferro, contenente un’anima di pannelli in cartongesso levigati con trattamento per esterno. È lunga 100 metri e alta 2. Su quei pannelli sono stati chiamati a realizzare l’imponente murales tre artisti di fama internazionale: l’argentina Milu Correch, che nei primi 50 metri di muro illustra la storia della Basilicata, dalle origini sino alla celebrazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019; gli italiani Alice Pasquini e UNO che, per la propria opera, si ispirano in maniera originale alla poesia vincitrice del concorso.
L’iniziativa supera i confini nazionali (avviato l’iter per il gemellaggio con Funchal, in Portogallo dove in occasione del festival dei fiori i bambini realizzano un murale chiamato “Muro da Esperança”) oltre che regionali, legando a doppio filo Basilicata e Campania. Nato nel segno di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica – da sempre in prima linea per la difesa della tutela dell’ambiente, della legalità e dell’integrazione ucciso in un attentato il 5 settembre 2010 – il progetto, come spiega il direttore artistico Rocco Cantisani, è stato il modo per «seminare il seme della speranza anche in Basilicata e fare di Rivello luogo simbolo del protagonismo delle giovani generazioni». Una scelta non casuale, quella del Comune del Lagonegrese: «Con la Fondazione Angelo Vassallo – precisa il direttore artistico – abbiamo pensato di realizzare questa iniziativa in Basilicata, regione che Angelo amava, a Rivello, un Comune fondato dai fuggiaschi cilentani dopo la distruzione di Velia, l’antica colonia greca di Elea, a opera dei saraceni, come testimonia la scritta sullo stemma: Velia di nuovo ricostruita è Rivello (“Interum Velia renovata Rivellum”)».
Se la cerimonia di presentazione ufficiale del murale coinciderà con una giornata di festa promossa dall’amministrazione comunale di Rivello, l’opera in realtà è già meta di visite. Grazie alla possibilità di usufruire gratuitamente del servizio di trasporto tramite autobus, 72 Istituti Comprensivi della Basilicata potranno visitare “Il muro della speranza” e, al tempo stesso, approfittare dell’occasione per conoscere le risorse artistiche e monumentali di Rivello. Non solo: in arrivo c’è anche un docufilm, un film documentario dal titolo “Il Muro della Speranza – dall’idea al murales” che ripercorre, col favore della telecamera e di una voce narrante, le varie fasi del progetto.
Rivello, 26 ottobre 2019
SCHEDE ARTISTI
Milu Correch è nata e vive a Buenos Aires, in Argentina, nel 1991. Dopo aver visto uno straordinario dipinto sui muri della sua città, ha deciso di partecipare a un laboratorio di pittura tenuto da Lean Frizzera e Emy Mariani, grandi artisti urbani della capitale argentina. Così ha imparato le tecniche di base. Dopo il workshop, ha iniziato a dipingere per strada. Nel tempo i muri sono divenuti via via più grandi e questo ha consentito a Milu di crescere e di girare il mondo. In breve tempo ha avuto l’opportunità di dipingere diverse opere murali in diversi paesi del Sud America e dell’Europa. La pittura su ogni formato è divenuta la sua principale attività. Milu si ispira alla letteratura, ai film, ai fumetti e alla vita stessa.
Alice Pasquini (Roma 1980), in arte Alicè, è un’artista contemporanea le cui opere sono esposte sulle superfici urbane, nelle gallerie e nei musei di centinaia di città in tutto il mondo. Street artist, illustratrice e scenografa italiana, ha conseguito il diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, completando il percorso di studi in Spagna con un Master of Arts in critica d’arte all’Università Complutense e un corso di animazione presso l’Ars Animation School di Madrid.
Artista poliedrica, ha sperimentato diverse tecniche, generi e medium espressivi. In strada i suoi lavori spaziano dai piccoli interventi su arredi urbani ai murales di grandi dimensioni. La sua ricerca varia dalla narrazione della vitalità femminile, lontana dallo stereotipo donna-oggetto, alle installazioni con l’uso di materiali inconsueti. I suoi lavori sono visibili in città quali Sydney, Mosca, Singapore, Amsterdam, Londra, Berlino, Oslo, New York, Buenos Aires, Yogyakarta, Barcellona, Copenhagen, Marrakech, Saigon, Roma e Napoli.
È stata recensita da quotidiani come International New York Times, Wall Street Journal, La Vanguardia e nel 2017 ha partecipato al Tedx Talks. Nel 2013 ha realizzato un ciclo per i Musei Capitolini di Roma e ha collaborato con l’Istituto Italiano di Cultura di Singaporee con l’Istituto di Cultura di Montevideo e il museo italiano dell’emigrazione di Melbourne. Fra i suoi progetti spicca Under Layers, il primo esperimento di street art in 3D realizzato a Ostia (Rm) nel 2015. Ha esposto al Saatchi Gallery, all’Ambasciata Americana di Roma, al MACRO – Museo di Arte Contemporanea di Roma, Mutuo Centro de Arte Barcellona, all’Espace Pierre Cardin. È inserita nell’Enciclopedia Treccani.
UNO è un artista che vive e lavora a Roma dai primi anni del 2000. Le tecniche utilizzate nella sua produzione sono quelle classiche della Street Art e del muralismo. La sua predilezione, già dalle prime esperienze in strada, comprende i poster, la ripetizione di elementi iconici, i collage, i decoupage e gli stencil.
Accogliendo e attualizzando la lezione di Warhol, di Debord, e di Rotella, UNO, attraverso la ripetizione all’infinito e il frequente uso di colori accesi e pitture fluorescenti, gioca con la tecnica pubblicitaria e la cambia di segno. A rafforzare il messaggio c’è la carta strappata dei decoupages e stencil-collages realizzati dall’artista, che rimandano alla lacerazione dell’individuo e alla sua unicità, continuamente manipolata fino a perdersi nella molteplicità della società di massa.
L’artista conta interventi in varie città, sia nazionali che internazionali: Los Angeles, San Francisco, Chicago, San Paolo, Belo Horizonte, Londra, Mosca, Berlino, Amsterdam, Madrid, Lisbona, Roma, Milano, Torino, Siracusa, Catania, Bologna, Salerno, Venezia, Barcellona, Dortmund, Amburgo, Marsiglia, Strasburgo, Atene. Tra le pubblicazioni e comparizioni sui media si segnalano International New York Times, Huffington Post, Rolling Stones, BBC travel, Artribune.
Mostre personali: Sticks And Stones (CRAC Gallery, Terni 2018); QWERTY* (Tricromia ArtGallery, Roma 2017); QWERTY (galleria Portanova12, Bologna 2017); Flop Shop, Hard Discount of Fine Arts (Laszlo Biro galleria, Roma 2015); Enjoy Agoraphobia (Elastico gallery, Bologna 2014); ForeverYoung (Laszlo Biro galleria, Roma 2013).Per ulteriori info, www.murodellasperanza.eu
comunicato stampa