La CISL chiede un intervento delle istituzioni nei confronti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Salerno
“Siamo ricorsi all’Ispettorato Territoriale del Lavoro poiché l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Salerno è un ente fuorilegge – afferma Pietro Antonacchio Segretario Generale della CISL FP di Salerno – in quanto non ottempera ad obblighi che le norme sanciscono per l’avviamento al lavoro delle categorie protette, sia per i disabili ma soprattutto per le vittime e gli orfani di servizio e del lavoro. Ho inoltrato la denuncia anche al Presidente De Luca e alla Direzione Generale per la Tutela della Salute e per il Coordinamento del SSR, con la speranza che i dirigenti possano intervenire per mettere ordine e legittimità d’intenti nella struttura sanitaria salernitana. La mancata ottemperanza ai dettami della legge 68/99 è un fatto grave che lede non solo un diritto ma la dignità di quanti aspirano ad entrare legittimamente nella pubblica amministrazione a causa di eventi derivanti dall’assolvere a compiti a difesa dello stato ovvero nell’espletamento di attività lavorative e di servizio che appunto riferisce ad una percentualizzazione dell’1% riservato a vedove e orfani del lavoro e per servizio, di guerra e profughi italiani. Altra grave inadempienza si riferisce ai concorsi espletati e per i quali non si è ancora raggiunta la quota di riserva designata pari al 7%. E’ di ieri il fatto che nonostante rinunce da parte di operatori socio sanitari già assunti in altre aziende, la graduatoria di OSS per categorie potette non viene immediatamente utilizzata a copertura della percentuale prevista, come è altrettanto ingiustificabile che concorsi riservati banditi vengono sospesi, come è accaduto a quello relativo agli assistenti amministrativi nel mentre gli altri banditi non vengono espletati come quelli relativi ad assistenti sociali, fisioterapisti non vedenti e collaboratori amministrativi. Bisogna inoltre rimarcare che i gravi ritardi sulle procedure di reclutamento da parte dell’AOU di Salerno fanno dare i numeri allo stesso De Luca, il quale nel dichiarare che aveva dato indicazioni al Commissario Straordinario D’Amato di chiedere l’utilizzo in convenzione dalla graduatoria del Cardarelli per 40 posti di infermieri, non hanno verificato che dei 1170 idonei forse sono stati già tutti chiamati per cui, avendo lo stesso Cardarelli stimata la carenza di infermieri per l’anno 2021 di 81 unità dovrà a breve bandire un nuovo concorso. Bisogna prendere atto che la complessità del sistema sta generando una grave confusione, ma come è solito dirsi spesso chiamiamo confusione la paura di prendere una decisione”.