Coronavirus: Roccagloriosa invoca i Santi Protettori, sui balconi le icone di San Nicola e San Giovanni
Anche Roccagloriosa, come altri comuni del Cilento, invoca la protezione di San Nicola di Bari e San Giovanni Battista, i due Santi protettori del paese, dal nuovo Coronavirus. Il Comune cilentano è molto legato a questi due Santi miracolosi, a San Nicola infatti è legata nella tradizione popolare lo sgorgare di una sorgente, la cui fonte porta ancora oggi il suo nome “Fontana di San Nicola” appunto. A San Giovanni invece la credenza popolare attribuisce un episodio che ha del miracoloso: In tempi di terribile carestia per il paese, il santo fece arrivare un carico di grano capace di nutrire tutti gli abitanti fino al superamento della indigenza. E proprio con questo spirito di fede e devozione, sui balconi nel paese sono state esposte dai fedeli le icone dei due santi protettori, come segno di richiesta di protezione, sperando che anche in questo momento così difficile di preoccupazione e paura, i due Santi infondano speranza e proteggano il paese come nel passato.
Intanto nei giorni scorsi anche dal Comune sono giunte delle nuove ordinanze volte alla prevenzione da covid-19, dopo lo disinfezione del Paese dello scorso 16 marzo, è stato attivato un servizio a chiamata, completamente gratuito per fronteggiare l’emergenza coronavirus al fine di dare un aiuto alle persone anziane e chi ha problemi di salute, che fornirà aiuto per la spesa di generi di prima necessità con consegna a domicilio e un aiuto per le mansioni domestiche maggiormente difficoltose. È stata inoltre emanata un’ordinanza in cui si vieta l’accesso per il soggiorno nel territorio comunale a quanti non siano residenti a Roccagloriosa, l’obbligo per chiunque, residente e non residente, che arrivi nel territorio comunale da altri paesi di avvisare preventivamente fornendo la data d’ingresso, comune di provenienza o di destinazione e un recapito. È stato vietato inoltre l’esercizio di vendita a tutti i commercianti ambulanti di qualsiasi tipologia merceologica. La trasgressione dell’ordinanza, oltre ad avere le eventuali conseguenze sul profilo penale o amministrativo, comporterà l’applicazione della sanzione pecuniaria che va da un minimo di €25 a un massimo di €500.
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