Vallo della Lucania, il Tribunale collassa…l’Aiga continua a crescere!
È ancora buio per il Tribunale vallese, mentre si naviga a vista in questa fase 2 la giustizia, in particolare quella locale, è ferma al palo.
L’intero settore civile vede come ultimo immortale un solo giudice, il dott. Antonio Pasquariello sempre pronto ad adempiere ai doveri del suo ufficio, e attento alle difficoltà della classe forense.
Tutto questo mentre il sistema giustizia si arrampica tra 200 protocolli attivi per le udienze da remoto in tutta Italia.
“Per il nostro Foro – dichiara l’avv. Alberico Sorrentino Presidente dell’Aiga – il punctum dolens non è il protocollo, poichè i ruoli civili sono ancora congelati ormai da un anno, ragion per cui al massimo possiamo discutere dell’ennesima era glaciale per un territorio dimenticato dalle istituzioni”.
In questi giorni Aiga ha inoltrato una missiva al Senatore Castiello per ribadire delle richieste urgenti e non procrastinabili
“Pretendiamo dei magistrati in pianta stabile – continua Sorrentino – e non gente che viene assegnata per tre mesi con la sola ed inutile funzione di ingolfare le cancellerie per effettuare rinvii.
Per garantire la nostra sopravvivenza ci occorrono le sentenze ed è per queste che i giudici vengono adeguatamente remunerati.
Attendiamo delle risposte ad horas, in caso contrario siamo pronti alla mobilitazione”.
Se il presidio vallese affronta la sua ora più buia l’Associazione Italiana Giovane Avvocati, presieduta dall’Avv. Antonio de Angelis premia Vallo della Lucania, ciò a conferma della dinamicità della giovane classe forense locale per le numerose iniziative messe in campo in questi mesi di lockdown.
È di questi giorni infatti la nomina dell’Avv. Domenico Sica presso l’importante dipartimento dei fondi europei e dell’avv. Mariangela Agresti già membro e prima eletta del Comitato Pari Opportunità all’interno del COA vallesse, quale componente dello stesso Comitato all’interno del dipartimento nazionale.
Ultimo ma non meno importante, l’elezione della dottoressa Antonella Palladino quale rappresentante dei praticanti avvocati in seno alla Consulta Nazionale dei praticanti.
“Ciò a testimonianza di un’avvocatura disposta a fronteggiare l’emergenza nell’emergenza, – conclude Sorrentino – a patto che Ministero, Csm e Corte d’Appello oltre ai proclami mettano concretamente il Tribunale in grado di funzionare garantendo in tal modo che il “servizio giustizia” possa essere fruibile a chi ne fa richiesta”.
Comunicato Stampa