Editoriale del direttore su dirigente a compleanno in zona rossa che scrive di “leggerezza” commessa, “disumanità” nei suoi confronti e accuse verso “giornalisti compiacenti”

Biagina Grippo

Una breve e importante premessa.

La dirigente usa adesso la carta del vittimismo, attaccando chi dice la verità e usa il termine disumanità. Il termine disumanità non deve essere usato con leggerezza. Disumano è che persone con covid-19 muoiano senza il conforto della carezza di un caro perché in isolamento. Non è disumano dire la verità denunciando l’illecito di chi ha non certo gentilmente attaccato in passato e attacca (“macchina di fango”??????), gratuitamente, e senza valide e gravi motivazioni sui social. E un giornalista che scrive la verità non è un giornalista compiacente. Un giornalista compiacente è un giornalista che distorce la notizia o non scrive la verità. E mi fermo su questo. Descrivo giornalisticamente i fatti. Erano circa 10, non 5 o 6, le persone presenti alla festa di compleanno, ed è dimostrabile, con un video che gira in molte chat, e dopo l’articolo rimosso, non certo congiunti, che cantano e mangiano, ( i vicini hanno chiamato anche i carabinieri per schiamazzi…) e la dirigente era, anche, in un Comune dove non risiede, senza giustificazione valida. Perchè un compleanno non è una giustificazione valida. Ma questa per la dirigente è una leggerezza. La “leggerezza” di un illecito, andare contro la legge, in un chiaro assembramento, con un festeggiato che sui social invece di chiedere scusa attacca, minaccia e offende. E ricordiamolo che chi offende in realtà parla a se stesso.

E mai nessuno deve avere paura di raccontare la verità.

La dirigente parla di “leggerezza”, ma la zona rossa è stata istituita per il pericolo covid-19 che ha causato migliaia di vittime in Italia e nel mondo, ed è un serio pericolo. Certe regole vanno osservate da tutti e soprattutto dalle istituzioni che dovrebbero essere, loro per prime, un esempio per evitare il contagio e pericoli. Non è che poi se, per fortuna, il contagio non si verifica,  l’assembramento si poteva fare e si potevano violare le leggi tranquillamente. Poi la dirigente scrive di persone contro di lei (!), di odio (!!) e di “macchina di fango”(!!!). Proprio lei che per essere stata spostata temporaneamente in una delegazione comunale, nella stanza del sindaco, non in uno sgabuzzino, perché la scuola doveva essere messa in sicurezza per il coronavirus, ha protestato sui social contro amministratori, tecnici e sindaco, come una “vittima sacrificale” e scritto lettere a: prefetto, Provveditorato, Miur, assessore alla Regione, amicizie politiche e forse anche al Papa. Ha lei, non altri, buttato fango su amministrazione e primo cittadino, sui social. Non mancò di parlare di attacco alla sua persona, senza specificare di cosa in realtà si trattasse, anche in pubblica piazza a Sapri. Ora con prove evidenti di violazioni del DPCM, una legge instaurata temporaneamente per gravi motivi che riguardano la salute e la pubblica incolumità, continua con atteggiamenti di vittimismo e scrive di “leggerezza”… quindi, o non ha capito la gravità del suo comportamento o lo minimizza, ed entrambi gli atteggiamenti lasciano interdetti. Violiamo, quindi, tutti le leggi tanto è una “leggerezza”… Cosa aggiungere…

Le scuse e il silenzio sarebbero state una presa di coscienza. Ma si usa ancora la carta del vittimismo e si attacca gli altri come se a parlare fosse chi non ha mai attaccato, senza nessuna remora. 
Ricordo nei dettagli a chi non ha seguito la vicenda che tutto è cominciato con il sindaco che ha deciso di mettere in sicurezza la scuola per il covid-19 e nella ristrutturazione aveva deciso di spostare temporaneamente la sede della dirigente e della segreteria nella delegazione comunale, distante circa 400 metri, ma con presente nella scuola un’aula docenti dove potersi comunque riunire. Alla dirigente, non era piaciuta la collocazione, ed ha protestato su tutti i social e scritto al mondo intero, riferendo che la sua collocazione presso la sede comunale, cioè nella stanza del sindaco a Policastro, era un attacco alla sua persona. Questi i fatti. Da qui post giornalieri e attacchi ad amministratori gratuiti e non giustificabili. Tutti possiamo sbagliare, errare è umano, ma importante è la piena presa di coscienza dei propri sbagli perché un illecito non è una leggerezza. Chi ha coscienza, non attacca chi dice la verità, e scrive la parola disumanità.

La disumanità è quella avuta dai nazisti verso gli ebrei nei campi di sterminio. Questa è un altro esempio di disumanità.

Affermo con tristezza che non avrei voluto scrivere questo editoriale, ma sono stata costretta dalla mia coscienza a farlo.

La ricreazione è finita.

P.S. Volutamente non ho fatto nomi e cognomi presenti, comunque, nei precedenti articoli su Trekking Tv. Era solo ed assolutamente nel mio editoriale da evidenziare la vicenda ed a mia firma. 

Biagina Grippo

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