Recovery Plan,500 Sindaci manifestano a Napoli. Alberico Sorrentino:”Assente il Cilento”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviataci da Alberico Sorrentino, Consigliere Comunale d’opposizione di San Giovanni a Piro (SA), in merito al Recovery plan, manifestazione svoltasi a Napoli nella giornata di ieri 25 Aprile 2021 e che ha visto la presenza di 500 sindaci del mezzogiorno scesi in piazza contro la ripartizione dei fondi.
Oggi l’Italia festeggia la liberazione dal nazifascismo del 25 aprile 1945. Ma Napoli si liberò da sola, nel settembre del ’43.
Oggi in quella stessa città 500 Sindaci del Sud Italia, tra i quali De Magistris e Leoluca Orlando primi cittadini di Napoli e Palermo, manifestano contro l’ennesimo scippo che si sta consumando ai danni del Sud con la destinazione delle risorse del Recovery che il Governo Draghi, in spregio a qualsiasi logica democratica, si appresta ad inviare a Bruxelles entro il 30 aprile.
Il Governo ha dimenticato che quei 221 miliardi di euro concessi all’Italia dall’Unione Europea hanno come obiettivo quello di ridurre i divari territoriali, per modernizzare le aree arretrate e scarsamente dotate, per combattere la disoccupazione ed aumentare il PIL nelle aree a ridotto sviluppo economico, come da Raccomandazioni del Consiglio Europeo e della Commissione Europea.
Il Sud, ancora oggi, è l’area del Paese con le peggiori performance economiche e con il più elevato tasso di disoccupazione, soprattutto tra i giovani e le donne. Se l’Europa avesse considerato solo i dati delle regioni del Nord, l’ammontare delle risorse destinate all’Italia sarebbe stato del 70% inferiore. Inoltre, l’ Europa elargirà i fondi solo a fronte del raggiungimento degli obiettivi in termini di disoccupazione e Pil, altrimenti le risorse decadranno e rischieremo di indebitarci ulteriormente. Ecco perché occorre investire principalmente al Sud.
La domanda è: accetterà l’Europa che continui a esserci in Italia a due velocità? Una diseguaglianza che contraddice la stessa finalità dell’Unione nata proprio perché si desse coesione a un territorio uscito da troppe guerre per le sue divisioni.
La ministra per il Sud, la salernitana Mara Carfagna, in quota Forza Italia sventola trionfalmente il 40% degli investimenti per il Meridione, a fronte dei 68% che spettano di diritto al Sud. Cara Ministra, si dimetta!
Ebbene, dall’elenco dei Sindaci che hanno aderito alla manifestazione (dato aggiornato a ieri), sembra non essere presente nessun Sindaco del Cilento. Nessun pervenuto.
Ancora una volta la politica del Cilento dimostra di essere buona solo a lamentarsi senza essere capace d’agire, troppo preoccupata a difendere il feudo locale d’appartenenza.
Nei giorni scorsi un gruppo di quelli che un tempo erano noti come “Lanzichenecchi” si è recato a Roma, sbandierando come un successo le presunte garanzie sull’Alta Velocità nel Cilento.
Bene, delle due l’una: o non hanno ben compreso (cosa più che probabile) oppure mentono, sapendo di mentire.
Infatti il Pnrr inserisce l’alta velocità Sa-RC nel fondo extra Recovery, Il Governo, ha previsto un fondo di accompagnamento per il Recovery Fund che andrà a coprire tutte le opere e i progetti che non verranno ultimati entro il 2026. Un primo segnale del fatto che questi investimenti prima di essere portati a compimento potranno durare decenni (vedi Autostrada).
Una nuova linea che non ha nulla dell’alta Velocità “vera” essendo l’ennesima riedizione del concetto di “alta Velocità di Rete” (AVR) che di fatto limita la velocità massima ai 200 km/h anziché ai 350 delle linee a nord di Napoli, già in esercizio da almeno un quindicennio. Tanto è vero che sul punto vi è stato un recente intervento del Senatore Castiello per richiedere chiarimenti in merito.
Che fine hanno fatto tutti i parlamentari salernitani? Lo stesso De Luca si è detto preoccupato ma oggi in Piazza non si è visto.
Cari Sindaci del Sud, sarei voluto essere lì con voi oggi ma precarie condizioni di salute mi hanno impedito questa trasferta di Liberazione.
Non ho la fascia tricolore, ma poco importa. Lo Stato siamo Noi e son certo che quel Sindaco ammazzato 10 anni fa nel Cilento oggi sarebbe stato in prima fila. Liberiamo l’Italia dal divario. Adesso.
Alberico Sorrentino
Consigliere Comunale d’opposizione di San Giovanni a Piro (SA)