Ballarino, presidente SINOD, su scuola aperta in estate: “Serve poco”

Il presidente del Sindacato Nazionale Orizzonte Docenti, Antonino Ballarino, esprime le proprie perplessità in merito all’estate “didattica” su base volontaria annunciata dal Governo e dal Ministero dell’Istruzione per la quale sono stati stanziati 510 milioni di euro, per tentare da giugno a settembre, di colmare le lacune degli studenti createsi con la Dad e le chiusure determinate dall’emergenza sanitaria, rafforzarne l’apprendimento e fargli recuperare quella socialità ricreativa persa nell’ultimo anno, così come ha dichiarato il Ministro Bianchi.

Però per il presidente Ballarino si deve fare altro e si deve intervenire in altro modo. Le perplessità nascono dalla sua esperienza scolastica e sindacale che lo portano a fare delle riflessioni che lo portano a dissentire sulla “didattica volontaria estiva che non sarà affatto un successo”. E il perché lo spiega: “Ci si rende conto che dopo mesi e mesi di Dad e di restrizioni i giovani, ma anche gli adulti, non vedranno l’ora di godersi la stagione estiva, prima occasione utile dopo lunghi periodi di lockdown? Come si fa a credere che i giovani, con il gran caldo e il bel tempo, sceglieranno di seguire le lezioni all’aperto, preferendole al mare, alle vacanze o al divertimento? Ma di cosa stiamo parlando? Se già dubito che lo farà la popolazione scolastica del nord Italia, che ha un clima non proprio torrido, immaginiamoci quelle del meridione e delle isole che nei mesi estivi devono fare i conti con temperature che spesso sfiorano o superano i 40 gradi.

Per non parlare di un altro fattore ancora più importante -aggiunge il presidente nazionale di Orizzonte Docenti-: considerato che moltissimi docenti, dirigenti scolastici e personale ATA provengono dal sud Italia per prestare servizio nelle scuole delle regioni del nord Italia, come si pensa che possano accettare di rimanere nei mesi estivi e sacrificarsi a garantire la loro presenza, con spirito di volontariato, seppur remunerati, quando tutti ritornano a casa, nelle regioni di provenienza, e quindi presso le proprie famiglie? In quanti saranno a fare scuola? Mah, penso proprio che invece si debba pensare a risolvere altre questioni che sono rimaste irrisolte.

Prima fra tutte e ancora una volta la vaccinazione totale di docenti, dirigenti scolastici e personale Ata ai quali non gli è stata ancora somministrata neanche la prima dose di vaccino! E di quale normalità si parla quando persiste irrisolto il problema dei trasporti affollati, l’assenza di screening, gli spazi contenuti di aule piuttosto ridotte e non ultime le connessioni internet cosiddette ‘ballerine’, considerato che circa un quarto della popolazione studentesca italiana in questo anno scolastico che volge al termine ha avuto difficoltà con la Dad, soprattutto al Centro-Sud. Poi, a proposito dei 510 milioni di euro stanziati per la scuola ‘in estate’, ma perché non si spendono questi soldi anche per comprare i depuratori d’aria per tutte le classi delle scuole d’Italia, invece di rischiare di dover vedere ancora docenti o studenti costretti ad aprire porte e finestre per cambiare aria ogni ora? Ci vuole tanto? Penso di no. Solo così la scuola potrà tornare ad essere efficiente ed operativa. Quindi –conclude il presidente del Sindacato Nazionale Orizzonte Docenti, Antonino Ballarino- ben vengano i buoni propositi da parte del premier e del Ministro all’Istruzione, ma si intervenga e subito per risolvere le questioni segnalate dal sindacato nazionale che presiedo, per consentire… a più di dieci milioni tra studenti e personale docente e non… di tornare alla vera normalità”.

Comunicato stampa

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