Ospedale di Agropoli, “Un culo a poppa per risolvere i problemi della sanità?”

Nuova statua della Spigolatrice di Sapri…Non la trovo nè sessista, nè provocatoria. Propongo una provocazione per attirare l’attenzione a ben altri problemi “SERI” che investono la nostra provincia, facciamo tutte una foto con culo a “poppa” e provocatoriamente scriviamo quale sono i problemi del nostro territorio. Può darsi che con questo bel vedere qualcuno si accorge di cosa non va 🤦🏻‍♀️ COMINCIO IO RIAPRITE L’OSPEDALE DI AGROPOLI” – Con questo post in Facebook Raffaella Giaccio, giornalista di Cilento Channel, nei giorni scorsi ha lanciato una provocazione con un hastag #QUIsiMUORE .

In tanti hanno accolto L’appello e così nella giornata di ieri un nutrito gruppo di cittadini si è riunito davanti al presidio ospedaliero di Agropoli per una foto provocazione.

Lo scatto realizzato dalla fotografa Ornella Foglia e dai suoi collaboratori Giuseppe Schiavo e Bruno Cantarella ha l’obiettivo di accendere i riflettori sulla riapertura dell’ospedale.

Ringrazio quanti oggi sono stati presenti presso l’Ospedale Civile di Agropoli per denunciare e gridare ad alta voce, senza nascondersi dietro una tastiera, ancora una volta quanto sia importante per noi il nostro presidio e il nostro #DIRITTO alla #SALUTE. Lo scatto, realizzato dalla fotografa #Ornella#Foglia, e i suoi collaboratori, Giuseppe Schiavo e Bruno Cantarella, nasce da una provocazione che ho lanciato sui social dopo la tempesta mediatica sulla nuova statua della #Spigolatrice di #Sapri e le sue “Forme” evidenti. La foto è stata elaborata in post produzione dallo studio “Ornella Foglia Fotografia” esasperando il colore in bianco e nero tanto da ricreare uno scatto di “cronaca” con lo sfondo del nostro tanto desiderato #OspedaleCivile. Non si è trattato di un #corteo, nè di una #manifestazione di protesta, ma bensì di uno #scatto fotografico con una provocazione ben precisa: Mettere al centro dell’attenzione un bel #FONDOSCHIENA e lasciarsi alle spalle invece un problema serio, atavico che non da risposte ai cittadini e al comprensorio, L’OSPEDALE CIVILE DI AGROPOLI. Non ambivo ad una folla di persone, ma a realizzare con la presenza di cittadini del posto questo scatto e ci tengo a precisarlo. Io non mi stancherò mai, finchè avrò voce, di andare avanti nelle mie possibilità e mettere sempre in risalto quello che non va riguardo la nostra sanità. Abbiamo tutti delle famiglie, dei figli , dei genitori e sapere che non c’è un presidio ospedaliero efficace ed efficiente, che possa prestare soccorso a chi ne ha bisogno nel 2021 è terrificante. Il nostro scatto vuole attirare soprattutto l’attenzione e provocare quanto più è possibile l’opinione pubblica su questo tema. Ci interessano anche le #critiche, basta che se ne parli. Spero che questa foto diventi l’emblema del nostro più grande #PROBLEMA. Se un eccellente #fondoschiena può davvero essere così efficace e attirare l’attenzione mediatica, ben venga.” – Ha dichiarato la giornalista.

Alla stimatissima collega va riconosciuto l’impegno per provare a spostare l’attenzione e accendere i riflettori sulle vere problematiche del territorio. Va, altresì, riconosciuta la capacità di coinvolgere i cittadini nelle battaglie sociali. Nel Cilento tante sono le problematiche da risolvere comprese quelle degli Ospedali che non devono restare inutilizzati. I presidi ospedalieri non sono statue ma luoghi di servizi e di assistenza…luoghi di vita. Vanno aperti…e se “un culo a poppa” serve per evidenziare le carenze e le inefficienze di un territorio…bene ha fatto a provocare la Raffaella Giaccio.

Il mio auspicio… che sulla scia di Agropoli anche a Sapri – città della Spigolatrice balzata agli onori internazionali – si faccia la stessa provocazione per il potenziamento del Nosocomio cittadino.

Angelo Risi

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