Pillole di moda con la stilista Giorgia Facchini
Intervista-ritratto alla fashion stylist
Ho fatto una chiacchierata con la stilista Giorgia Facchini (44 anni), laureata in economia per le arti, cultura e comunicazione alla Bocconi di Milano, la quale nel 2012 ha dato vita alla Giorgia Facchini Collection, la sua azienda di moda.
Giorgia ci ha spiegato la sua personale visione sullo sfavillante mondo della moda. Se volete saperne di più continuate la lettura, non ve ne pentirete.
Salve Giorgia e grazie per avermi concesso un po’ del suo tempo, partiamo subito con le domande: cosa la influenza nelle sue creazioni? E da chi o da che cosa ha tratto ispirazione durante la sua crescita da fashion stylist? Durante gli anni universitari ho lavorato a San Babila, nel famoso ramo Fiorucci e lì ho capito che cosa avrei voluto fare da grande: restare e respirare il mondo della moda, anche perché è sempre stata l’aria che ho respirato in casa. Sono figlia d’arte, mio padre è un artista del gioiello nonché scultore di fama internazionale, oggi nei più importanti musei e gallerie d’arte. Una volta tornata ho iniziato a lavorare presso una grande azienda, ma sapevo che il mio carattere non mi avrebbe permesso di sottostare ad altri, non ho mai accettato compromessi, né in casa, né tanto meno al di fuori. La libertà di pensiero e la libertà di vita non hanno prezzo, anche se naturalmente è tutto più difficile soprattutto in un paese come l’Italia che è sempre pronto a giudicarti ma, fregandomene, ho seguito il mio obiettivo. Quando entrai il primo giorno in Bocconi, il precedente rettore Mario Monti ci disse: “Se siete qui per fare gli impiegati o non raccontare qualcosa di vostro, non è l’università giusta”. Così nel 2012 mi licenziai e iniziai ad andare in giro per le fiere tra Italia ed Europa: Milano, Parigi e Londra, ed è lì che capii che ero pronta per avviare la mia attività. Iniziai dal gioiello perché appunto, essendo figlia d’arte, ne avevo già un’infarinatura, ma sapevo che sarei voluta arrivare a vestire la donna.
Ha sempre saputo che avrebbe fatto questo lavoro o si era immaginata in tutt’altro territorio, quando ha capito che avrebbe voluto dettare lo stile? E a proposito di stile, quali saranno i colori di tendenza per la prossima stagione? Da piccola per la precisione avrei voluto fare il medico, esattamente il chirurgo, ma poi, crescendo mi sono resa conto che la mia forse spiccata sensibilità, non poteva permettermi di affrontare certe situazioni. Ho tutt’oggi paura degli aghi e delle cose spiacevoli, purtroppo. Finiti gli studi sono volata a New York, dove ho svolto uno stage presso la Dia Art Foundation e nel mentre ho frequentato un corso sulla moda e il design, presso la New York University. Sono stati due anni bellissimi, pieni di avventure, incontri e conoscenze. I colori di questo Autunno 2022/23 saranno il petrolio, il cammello e il rosso.
Come descrive la sua moda? E qual è secondo lei l’accessorio che non può mai mancare in un outfit per fare la differenza? La mia è una moda per una donna raffinata intellettualmente, una donna moderna, guerriera e una donna che non si fa influenzare dagli stereotipi e dalle mode del momento. In dieci anni sono state tante le difficoltà, le avventure, i pianti, le gioie, le sconfitte e ancora le gioie. Amo il mio lavoro e oggi, Giorgia Facchini Collection, conta tra interni ed esterni un team di 18/20 persone che hanno fatto sì, che questa azienda prendesse piede e aprisse due boutique mono-marca: una a Pesaro, una a Fano, un’altra in apertura a Milano e un punto a Porto Cervo in condivisione. Produco Made in Italy, perché, nonostante provino a distruggerlo, questo paese rimane il più eccellente e meraviglioso del mondo. La moda per me è senza tempo, è un bel capo che tra cento anni è ancora attuale, una moda sofisticata e mai grezza. L’accessorio che più amo in un look è la borsa. Puoi vestirti semplicissima, ma se la borsa è un bel pezzo da novanta è fatta, un orecchino e via, non c’è bisogno di preparare gli outfit mesi prima, per esempio per i matrimoni le cose più spontanee sono le migliori.
Chi è per lei un’icona di stile e di fascino? E perché? La stilista che mi ha sempre affascinata non per retorica, ma è Coco chanel: grande classe, grande stile, senza tempo, senza moda. Perchè la sua arte viene trasferita nella moda stessa.
A quale generazione si sente più vicina, che tipo di donna veste Giorgia Facchini Collection? E un’ultima domanda, dove si immagina tra cinque anni? Una donna naturale, una donna che non ha paura di esprimere la sua idea, la sua opinione, che lotta, che affronta la vita. Io lavoro con passione determinazione e serietà. Se penso a quando il treno era in corsa e mia mamma è morta. Lei era la mia persona di fiducia, unica socia e unica amica. Ma ho lottato, ho continuato a credere ancora di più nel mio sogno, nella mia donna che per me è fonte di ispirazione. Amo le donne e la complicità che si può creare, insieme potremmo essere la forza più esplosiva ed incredibile che possa esistere, siamo il motore del mondo. Tra cinque anni purtroppo non so, perché la vita è beffarda, ma se dovesse andare tutto bene mi vedo dove sono ora, spero solo di continuare così e di poter aprire altri punti vendita in Italia e se fosse possibile, realizzare un sogno: aprirne uno anche a New York, la città che amo di più al mondo.
Giorgia Facchini ci insegna che la passione, la grinta e la fiducia in sé stessi ci possono portare dove desideriamo, e che un sogno, se si lavora sodo, può diventare realtà. A presto readers!
Di Michaela Alfano
©Riproduzione riservata