Paura per Damiano dei Måneskin, nel video di ‘The Loneliest’: “Pensavo di morire”
Il frontman dei Måneskin avrebbe rischiato la vita per girare l’ultimo video musicale
Grande successo per i Måneskin, che continuano a collezionare premi, tra cui l’ambito “Best Rock” agli MTV Ema, prima band italiana a ottenere tale riconoscimento.
Il 7 Ottobre scorso è uscito The Loneliest (Il solitario), il nuovo singolo della band romana che in poche ore ha scalato le vette delle classifiche, guadagnandosi la nomea di brano più ascoltato al mondo. Il video ufficiale è disponibile su YouTube, la clip è stata scritta e diretta da Tommaso Ottomano e girata a Villa Tittoni a Desio, in circa 3 giorni. Una ballata dark in apparenza struggente e malinconica che cela in realtà una dedica d’amore, in questo caso proprio una lettera quella che, Damiano ha tra le mani nel video in questione. Ambientato in un cimitero durante un funerale con tanto di temporale e annegamento, quello dello stesso Damiano.
È stato il leader del gruppo e cantante dei Måneskin Damiano David, che in un’intervista per Rolling Stone ha raccontato a sorpresa un aneddoto legato al video dell’ultimo singolo “Mi hanno messo dei pesi, ma per le prime due o tre take hanno esagerato con questi pesi e ho pensato che sarei morto sul serio” e a proposito di The Loneliest “Ha una forte carica emotiva, essendo una via di mezzo tra una lettera d’amore, un addio e un testamento. È quel che diresti alle persone a cui vuoi bene quando qualcosa di bello finisce. È un testo importante per noi: esprime un messaggio d’amore universale. La canzone è un modo per superare la mancanza di qualcuno e, in definitiva, la solitudine. Qualcosa che tutti hanno provato in un modo o nell’altro. Si sente la lotta alla nostalgia e al dolore, fino al grido d’amore catartico finale. Fare questa canzone è stata un’esperienza di guarigione“.
Avete già ascoltato questo appassionante brano? Se amate i Måneskin e non l’avete ancora fatto, vi consiglio di correre su YouTube per godervi The Loneliest. A presto readers!
Di Michaela Alfano
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