Difesa Consumatori e Contribuenti, nulle le Cartelle Notificate da ex Equitalia via Pec
Le Cartelle Notificate dalla ex Equitalia per Pec sono nulle perchè non proveniente da indirizzi presenti nei Pubblici Registri. Continuano le sentenze di “Difesa Consumatori e Contribuenti” a favore dei contribuenti
Le Cartelle Esattoriali notificate per PEC da Agenzia Entrate Riscossione sono nulle perchè provengono da pec non presenti nei pubblici registri, ancora una importante sentenza dell’associazione “Difesa Consumatori e Contribuenti” a favore dei contribuenti. Come riporta il responsabile legale dell’associazione, avv. Cristiano Ceriello, la cartelle esattoriali che sono state inviate a mezzo pec presentano un importante illegittimità, e cioè sono inviate da un indirizzo che inizia con “ “, indirizzo che non è quello presente nei pubblici registri e che rende l’atto nullo. Difatti gli atti di riscossione, così gli atti giudiziari, devono essere inviati da indirizzi che sono presenti nei pubblici registri, come ad esempio Registro delle Pubbliche Amministrazioni o INI-PEC, in mancanza si tratta di un mero invio di PEC e non di una valida notifica di atto giudiziario, amministrativo o di riscossione. E’ così che lo sancisce anche una delle sentenze ottenute dall’avv. Cristiano Ceriello con “Difesa Consumatori e Contribuenti”, la numero 3370 del 2022 emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Napoli che appunto stabilisce come: “è priva di effetti giuridici la notificazione di una cartella di pagamento eseguita in via telematica dall’agente della riscossione utilizzando un indirizzo PEC non risultante da pubblici elenchi”.
Una buona notizia per i contribuenti continua il dott. Pasquale Di Carluccio, presidente di “Difesa Consumatori e Contribuenti” che hanno un’arma in più per difendersi e soprattutto tutelare i propri diritti, ma attenti a controllare le pec, per tutelare i propri diritti spesso ci sono poche settimane, tra i 20 e 60 giorni.
Comunicato Stampa