Verso il 25 novembre: giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne,
fonte Vulcanonotizie.it

No alla violenza perpetrata nei confronti delle donne

Il 25 novembre in tutto il mondo viene celebrata la giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, indetta dall’assemblea nazionale delle Nazioni Unite nel 17 dicembre del 1999. Tale ricorrenza è stata istituita per sensibilizzare la società grazie anche all’aiuto delle organizzazioni internazionali, le ONG e i governi, per risvegliare le coscienze sulla violazione di tali diritti umani.

Ma perché viene celebrata in questo giorno? Per chi ancora non lo sapesse, venne scelta proprio questa data specifica in ricordo delle sorelle Mirabal: in quel giorno del 1960 a Santo Domingo, le tre donne si stavano recando in carcere per far visita ai mariti, quando prima di arrivare a destinazione vennero rapite, torturate e brutalmente uccise. Da quel momento in poi nel 25 di novembre non solo si ricordano Minerva, Maria Teresa e Patria Mirabal, ma questa diviene anche la data simbolo della lotta alla violenza di genere.

Nel 2022 sono state 88 le donne uccise da uomini violenti, un quadro raccapricciante se si pensa che nel mondo ancora oggi, la violenza sulle donne interessa 1 donna su 3.

Secondo i dati forniti dall’Istat il 31,5% di esse nella vita ha subìto una qualche forma di violenza: il 62,7% dal partner e il restante 37,3% da parenti, amici, conoscenti, colleghi o stalker.

Come si può difendere una donna che si sente minacciata? Sono molte le associazioni nate in difesa delle donne, tra cui Doppia Difesa fondata nel 2007, Onlus istituita dall’avvocata Giulia Bongiorno e dalla presentatrice televisiva Michelle Hunziker, per porgere una mano alle vittime di discriminazione, violenza e abusi.

A sostegno delle donne oppresse dai maltrattamenti è nato il numero gratuito 1522 attivo 24 ore su 24, le operatrici “abbracciano” le richieste d’aiuto delle donne che si sentono in pericolo e perseguitate. Denunciare è l’unica soluzione.

Recentemente ideato e poi diffuso anche grazie all’avvento dei social media, il segno con la mano concepito per chiedere aiuto: il pollice piegato, quattro dita in alto e dopodiché le dita chiuse in un pugno.

Una donna costretta a convivere con il suo aguzzino durante una videochiamata nel periodo di lockdown, ha potuto chiedere aiuto a una sua amica con un semplice gesto senza insospettire l’uomo, ed è stata così messa in sicurezza dalle forze dell’ordine.

La foto esplicativa del gesto, qui di seguito.

Il gesto per chiedere aiuto,
fonte Luciolonoce.it

Molteplici le iniziative indette per la giornata di domani, tra cui quella al Palazzo della Cultura del Vallo della Lucania: “In occasione della ‘Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’ la Proloco Gelbison, vi invita al primo incontro/dialogo con le principali figure di competenza impegnate in prima linea a contrastare il fenomeno della violenza di genere sul nostro territorio. Ci illustreranno, ognuno nel proprio settore di competenza, gli aiuti che una vittima ha il diritto di ricevere.” E ancora “Sarà inaugurata inoltre una panchina rossa donata al Comune di Vallo della Lucania. Venerdì 25 Novembre ore 17.00, presso il Palazzo della Cultura – Aula Consiliare Nicola Rinaldi.”

La locandina dell’evento,
Comunicato stampa

Anche la città di Sapri si prepara ad accogliere la giornata del 25 Novembre, invitando la popolazione a partecipare: “Può sembrare scontato dire ‘NO’, ma finché ci sarà bisogno di una giornata internazionale contro la violenza sulle donne significa che i nostri ‘NO’, non saranno mai abbastanza“. Prosegue la nota “Venerdì 25 novembre 2022 alle ore 10:30 presso l’auditorium di Sapri, in occasione della violenza contro le donne il C.A.V. Iris – Sportello Pierangela e il Piano di Zona S9 hanno organizzato un evento di sensibilizzazione“.

La locandina dell’evento,
Dalla pagina Facebook di “C.A.V. Iris Sportello Pierangela”

Comunicato del C.A.V. Iris sportello Pierangela:

” ‘Non restare in silenzio’ il titolo del terzo convegno organizzato dal C.A.V. Iris, sportello Pierangela, nella giornata contro la violenza sulle donne. Il 25 novembre presso l’auditorium G. Cesarino di Sapri, dalle ore 10.30, un incontro per fare un bilancio su 7 mesi di attività del Centro Antiviolenza e per sensibilizzare e prevenire ogni forma di abuso verso le donne. Si parlerà anche della nuova apertura di due Cav itineranti a Centola e a Torre Orsaia. Infatti, nell’ambito del Piano di Zona, oltre allo sportello di Sapri, in corso Garibaldi, numero 71, sono attivi 4 C.A.V itineranti a Camerota, Caselle in Pittari, Celle di Bulgheria e Santa Marina. Questi alcuni dei servizi gratuiti offerti negli sportelli: ascolto telefonico, colloqui di accoglienza, consulenza legale, consulenza e sostegno psicologico, sostegno psico-pedagogico alla genitorialità, supporto di mediazione culturale alle donne straniere, gruppo di auto mutuo aiuto, orientamento al lavoro, servizio telefonico emergenza h24 e accoglienza in emergenza di 36 ore. Il centro Antiviolenza ha inoltre intrapreso una serie di incontri di formazione, prevenzione e sensibilizzazione in tutte le scuole di ogni ordine e grado dell’ambito S9 volti a favorire il riconoscimento della violenza e utili per la gestione delle emozioni.
Interverranno alla manifestazione:
il sindaco di Sapri, Antonio Gentile, la coordinatrice del PZS9, Gianfranca Di Luca, il Direttore Sanitario dell’ospedale Immacolata di Sapri, Antonio Claudio Mondelli, il Comandante della Compagnia del Carabinieri di Sapri, capitano Francesco Fedocci, la coordinatrice del C.A.V., Carmela Landi. Moderatrice la giornalista Maria Emilia Cobucci. Saranno presenti i sindaci dell’ambito del Piano di Zona S9, le assistenti sociali, le scuole di Sapri e le associazioni. Durante la manifestazione sarà presentato un video della professoressa Rosaria Rizzo a cura dell’ avvocato Gabriella Marotta.
La cittadinanza è invitata a partecipare
.”

Ricordiamo i simboli contro la violenza sulle donne: la panchina rossa (simboleggia il posto occupato dalle donne che non ci sono più), l’anfora (staffetta delle donne contro la violenza di genere), le scarpe rosse (l’amore che si trasforma in violenza) e infine l’arancione (detto anche l’Orange Day, per ricordare questa giornata è preferibile indossare qualcosa di arancione).

Mai più violate, oltraggiate e uccise, questo è quello che ci auguriamo avvenga il prima possibile nella società odierna.

Una delle panchine rosse dedicate alla “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”,
Tumblr.Com

Ma da queste profonde ferite usciranno farfalle libere“. Lo diceva la grande poetessa italiana Alda Merini, frase che viene anche riportata sulla panchina nella foto in alto. A presto readers!

Di Michaela Alfano

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