Il giornalista Vincenzo Rubano Cavaliere della Repubblica
Il giornalista Vincenzo Rubano Cavaliere della Repubblica
ROMA. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana il giornalista professionista Vincenzo Rubano. L’onorificenza è stata conferita dal Capo della Stato, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, con decreto del 2 giugno 2023. Rubano, giornalista dal 2004, originario di Marina di Camerota, è laureato in Scienze Turistiche e in Linguistica Moderna. Come inviato dei programmi Mediaset “Pomeriggio 5” e “Zona Bianca” si è occupato di storie di disagio sociale e di diritti negati; e dal 2012 collabora con il programma Striscia La Notizia con il quale ha portato a termine, insieme all’inviato Vittorio Brumotti, centinaia di inchieste contro le mafie e lo spaccio di sostante stupefacenti in tutta Italia. A seguito delle numerose minacce subite, dal 2020, su disposizione del prefetto di Salerno, è sotto vigilanza delle forze dell’ordine. Rubano, che scrive anche per i quotidiani La Città di Salerno e La Repubblica, ha partecipato come giornalista embedded a missioni militari in Kosovo, Libano e Afghanistan; è autore del libro “Soldati di Pace” e il 9 giugno 2022 gli è stata conferita la nomina a tenente della riserva selezionata dell’Esercito Italiano. Dal 2012 al 2020 è stato consigliere della fondazione di recupero minorile A Voce d’ ‘e Creature di Napoli che ha sede in un bene confiscato alla camorra e nel 2016 si è occupato in Cina di un progetto di comunicazione per la città di Shanghai insieme ai fotografi Nick Út e Neal Ulevich. È fondatore e presidente dal 2014 del Premio Internazionale Nassiriya per la Pace e ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra i quali il premio Personalità Europea per la Cultura e il Premio Internazionale di arte e cultura “Città di Napoli”. “Sono emozionato, riconoscente e felice – ha dichiarato Rubano – Grazie al presidente Mattarella e a tutti coloro che hanno accompagnato il mio percorso lavorativo. Dedico questo prestigioso riconoscimento a tutti i giornalisti che rischiano la vita per pochi euro a pezzo, a chi nonostante tutto mantiene la schiena dritta, agli inviati di guerra e a tutti i giornalisti che hanno le suole delle scarpe consumate”.
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