A bordo dell’Amerigo Vespucci con il cilentano Carmine Luzzi

Carmine Luzzi,
foto gentilmente concessa

Il Sottocapo di origini santamarinesi sull’Amerigo Vespucci

Oggi ho il piacere di essere in compagnia di Carmine Luzzi, Sottocapo scelto a bordo di quella che è stata definita “La nave più bella del mondo” mi riferisco all’Amerigo Vespucci: il veliero da 101 metri di lunghezza per 54 metri di altezza, nato nel 1931 nei cantieri di Castellammare di Stabia (Na). Il “museo galleggiante” porta con grande orgoglio l’italianità in giro per il mondo. Durante l’estate l’equipaggio che normalmente si aggira intorno alle 260 persone, si arricchisce grazie agli allievi dell’Accademia Navale e si arriva a circa 400 persone a bordo. L’Amerigo Vespucci è inoltre Nave UNICEF dal 2007 e UNESCO. Per saperne di più non perdetevi questa interessante intervista.

Salve Sottocapo Luzzi, la ringrazio per aver accettato di partecipare a questa intervista, nonostante in questo momento si trovi in mezzo al mare: lei è santamarinese ma si è stabilito in Piemonte, quando ha maturato la decisione di trasferirsi a Buttigliera d’Asti? E cosa le manca maggiormente del suo amato Cilento? In Piemonte mi sono trasferito dal 2008, anno in cui ho conosciuto mia moglie Alessandra e passati degli anni sono nate le mie bambine, la prima nel 2014 Martina e la seconda nel 2021 Nicole. Di Santa Marina e del Cilento mi manca prima di tutto la mia famiglia, gli amici, la tranquillità che si percepisce nel solo fare una passeggiata e fare due chiacchiere con le persone che incontri per strada, ma anche il cibo dove ancora si sentono i veri sapori di una volta.

Quella di navigare per anni è una scelta di vita ponderata e gratificante, ma c’è un momento della giornata in cui sente intensificarsi la mancanza degli affetti? Come riesce a gestire la lontananza da casa e dalla sua famiglia? Navigare mi ha sempre incuriosito per scoprire posti e culture nuove, la famiglia é sempre nei miei pensieri tutto il giorno, ma non so perché al tramonto é il momento in cui mi scende di più la malinconia di casa e della mia famiglia. Per quanto riguarda la lontananza invece gestirla é difficile, ma grazie alla tecnologia ormai si è distanti ma vicini, nei porti si riesce a vedersi con le videochiamate, in navigazione ci si sente soltanto telefonicamente e io personalmente guardo e riguardo foto e video e non nascondo che mi commuovo sempre.

Sappiamo che oggi è Sottocapo: ci vuole raccontare le sensazioni che ha provato dopo la designazione? Com’è trovarsi a bordo di quello che è stato definito il veliero più bello del mondo? Nel 2005 mi sono arruolato in Marina vincendo un concorso pubblico dove mi é stato assegnata la mia qualifica da tecnico di macchine, con il passare degli anni sono avanzato di grado dal più basso “comune di seconda classe” a oggi che sono Sottocapo scelto. Ho fatto diversi imbarchi su navi da guerra, fino a quando nel 2017 sono stato trasferito sull’Amerigo Vespucci. Essere stato trasferito su questa Nave è stata un’emozione indescrivibile, anche nel solo camminare per i ponti, pensare alla storia e a quanta gente ci é passata ti emoziona, quando arrivi nei porti sembra che si fermi il tempo e vedi la gente a terra che guarda con ammirazione la nave, ed é una sensazione unica.

Vogliamo ricordare le missioni dell’Amerigo Vespucci? Qual è la parte più faticosa di questo percorso formativo?Il Vespucci é una nave scuola per formare gli allievi del primo anno dell’Accademia navale di Livorno, qui imparano a navigare senza l’ausilio della tecnologia ad orientarsi con le stelle, imparano l’arte marinaresca: nodi, come gestire le vele e la navigazione. In più imparano anche come facciamo a produrre acqua dolce dall’acqua di mare, a gestire il condizionamento in nave e la propulsione dal motore fino all’elica.

Le qualità che secondo lei non dovrebbero mancare agli aspiranti membri di questo ambito equipaggio? Cosa consiglia a chi sogna di entrare in Marina Militare? Le qualità secondo il mio parere sono avere tanta perseveranza, spirito di adattamento e di avventura, per chi sogna di entrare in Marina un consiglio che io posso dare è quello di impegnarsi e porsi degli obbiettivi, facendo di tutto per portarli a termine.

Carmine Luzzi,
foto gentilmente concessa

Il viaggio dell’Amerigo Vespucci durerà circa 19 mesi, il veliero infatti rientrerà nella base della Marina Militare della Spezia nel febbraio del 2025. A presto readers!

Di Michaela Alfano

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