A Roccagloriosa per il terzo anno la benedizione dei “fratelli animali”
A Roccagloriosa si rinnova, per il terzo anno, l’appuntamento con la benedizione dei nostri “fratelli animali”, che si terrà sabato 30 luglio alle ore 20 in Piazza Europa, davanti la chiesa del Seminario, un incontro voluto dal parroco don Raffaele Brusco. Anche quest’anno la comunità religiosa vuole rinnovare l’incontro con i nostri amici animali e ricordare che tutti siamo parte del Creato, ognuno con la sua ” missione”. Al termine della benedizione ci sarà una tavola rotonda sul tema “Benessere Animale”. Volontari, veterinari e chiunque vive l’animale come compagno di vita riporterà la propria esperienza.
La manifestazione è legata alla festività di Sant’Antonio Abate, che nel paesino cilentano si celebra, oltre al 17 gennaio, anche l’ultima domenica di luglio. Invocato in Occidente come patrono dei macellai e salumieri, dei contadini e degli allevatori, fu considerato un potente taumaturgo, capace di guarire malattie terribili. Sant’Antonio è considerato anche il protettore degli animali domestici, tanto da essere solitamente raffigurato con accanto un maiale che porta una campanella al collo.
A Roccagloriosa la celebrazione solenne del Santo è strettamente collegata ad un ricordo importante, quello di Vincenzo Guzzo, detto “Sciusciu”. Una persona semplice, vissuto a cavallo tra la fine del 1800 e metà del 1900, la cui figura è entrata nei racconti leggendari del paese. “Sciusciu” si prodigava ogni anno per la ricorrenza del Santo, che festeggiava a luglio, anziché gennaio, per le migliori condizioni meteorologiche che il mese estivo offriva. Secondo i racconti popolari acquistò la statua di Sant’Antonio Abate nel 1895 ad una riffa a Laurito per 12 lire, la stessa che nel paese si conserva ancora oggi e che è nota con il nome di Sant’Antonio di “Sciusciu”.
Olga Marotta
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