I caschi blu italiani in supporto alle scuole pubbliche del Libano del Sud
Shama (Libano) . Continuano le interazioni dei caschi blu italiani con la popolazione locale. I militari appartenenti a Italbatt, il battaglione di manovra del Sector West di Unifil, hanno dato il proprio sostegno a varie attività che hanno coinvolto alcune scuole pubbliche del Libano del sud.
A Tayr Harfa, su richiesta della direttrice dell’istituto, professoressa Zainab Srour, i militari italiani hanno effettuato un check up medico a tutti gli studenti della scuola, circa 200, con l’ausilio del personale sanitario militare. Successivamente, grazie alla professionalità dei tecnici del reggimento “Genova Cavalleria”, l’efficienza di dieci computer della scuola è stata ripristinata, consentendo alla struttura di continuare le previste lezioni di informatica.
Alle scuole di Zibquine e Ramadyah sono stati distribuiti materiali didattici e giocattoli messi a disposizione del Contingente: dalla Croce Rossa di Palmanova, dall’Associazione Internazionale Regina Elena onlus e dalla ditta Panini. La sicurezza stradale, invece, è il tema della giornata organizzata dai caschi blu italiani in Libano in collaborazione con il Civil Affairs di Unifil al quartier generale di Shama. Questa iniziativa ha coinvolto oltre 150 studenti ed è stata condotta dai militari dell’Arma dei Carabinieri che in Libano rivestono compiti di Polizia Militare con i colleghi della International Military Police della Tanzania.
Le attività evidenziano la versatilità dei progetti di sostegno alla popolazione come sancito dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L’attuale missione in Libano è a guida Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, al suo quinto mandato nella terra dei cedri, che dallo scorso ottobre ha assunto il comando del Sector West di Unifil agli ordini del generale Ugo Cillo.
Comunicato Stampa