Primo caso nella provincia di Salerno a subire le conseguenze della stretta sui “furbetti” varata dal governo

SANTA MARINA. Funzionario “fannullone” licenziato dal Comune. Ufficialmente era a casa in malattia, ma in realtà era a Napoli, a sostenere gli esami di laurea. È la storia di un funzionario 60enne del Comune di Santa Marina, prima sospeso, poi sottoposto a procedimento disciplinare e infine licenziato. E’ il primo nella provincia di Salerno a subire le conseguenze della stretta sui “furbetti” varata dal governo. Fu personalmente il sindaco, Giovanni Fortunato, lo scorso anno, a denunciare il caso ai carabinieri, alla Procura della Repubblica di Lagonegro e alla Corte dei Conti. «Casualmente – spiega Fortunato – nell’ottemperare ad una richiesta dei carabinieri che chiedevano al Comune copia dei certificati di laurea di alcuni funzionari, notammo che la data di conseguimento della laurea di uno dei dipendenti coincideva con una giornata di assenza per malattia. A questo punto ci venne il dubbio e chiedemmo all’Università le date di tutti gli esami sostenuti per la laurea specialistica in “Pianificazione territoriale urbanistica paesaggistica e ambientale”». E la sorpresa non tardò ad arrivare. «Otto esami, compresa la seduta di laurea, risultarono sostenuti dal dipendente in giorni in cui risultava in ufficio malato» prosegue il sindaco. Ma c’è di più, nei guai è finita anche l’Università Federico II di Napoli perché tra gli esami effettuati dal dipendente ce n’è uno (quello in diritto urbanistico) che risulta sostenuto il 14 luglio del 2014, giorno in cui il dipendente era in servizio in Comune (mattina e pomeriggio), a circa 300 chilometri di distanza dalla sede universitaria. Sulla vicenda la Procura ha aperto un’inchiesta e i carabinieri stanno effettuando tutti gli accertamenti.

Intanto, nei giorni scorsi, è arrivato il licenziamento da parte del Comune. Il responsabile del Personale, a seguito della denuncia del sindaco e della valutazione dell’ufficio procedimenti disciplinari, ha proceduto infatti al licenziamento senza preavviso del funzionario. «Finalmente è stata fatta giustizia –ha dichiarato il sindaco – Era giusto dare un segnale di legalità per rispetto di chi effettua scrupolosamente il proprio lavoro e per chi invece vorrebbe lavorare e non ha ancora un impiego. Il comportamento del funzionario era inaccettabile, per questo abbiamo avviammo immediatamente le procedure che hanno portato al licenziamento». «Ora – mette in chiaro Fortunato – ci costituiremo parte civile per recuperare i compensi percepiti ingiustamente». A rischiare ora è anche il medico, originario di Sapri, che avrebbe attestato falsamente la malattia.

Vincenzo Rubano

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