A tu per tu, con la scrittrice Paola Urbani
La scrittrice, prima classificata sezione narrativa, alla X edizione “Premio Letterario Città di Castello”, si racconta.
E’ piacevole scambiare due parole con Paola Urbani, la scrittrice che si è classificata prima, con l’opera “Io e loro: una donna guarda gli uomini”, nella sezione narrativa al Premio Letterario Città di Castello, del quale Alessandro Quasimodo è il Presidente della prestigiosa giuria, che comprende: Anna Kanakis, Ron, Antonella Appiano, Alessandro Masi Segretario generale della Società Dante Alighieri, l’ambasciatore d’Italia Claudio Pacifico, la giornalista Daniela Lombardi, e Alberto Stramaccioni docente all’Università per Stranieri di Perugia.
Il premio consiste nel vedere la propria opera pubblicata e promossa sensibilizzando i media.
Ci può spiegare , cosa ama fare e qual è il ruolo della scrittura nella sua vita?
Sono grafologa, e mi piace capire dalla loro grafia come sono le persone, cosa le muove ad agire, cosa ha senso per loro. Anche la scrittura permette di dare un significato alla realtà, di renderla comprensibile e sopportabile, è come intrecciarla con fili dorati.
Partecipando al Premio Letterario Città di Castello si aspettava questo risultato?
No di certo … Non mi aspettavo neppure di trovare una sala così meravigliosa, tanto pubblico, un presentatore tanto garbato e simpatico. E, soprattutto, di respirare una atmosfera di reale interesse per la poesia, la letteratura, gli studi. Mi è venuto il desiderio di leggere tutte le opere che sono state premiate!
Cosa rappresenta per lei vedere la sua opera pubblicata?
Una grande emozione. La possibilità di condividere con altre persone e soprattutto con le donne non solo le storie che ho raccontato, ma anche la mia opinione sugli uomini. Sapere se anche loro hanno conosciuto uomini così come sono sembrati a me: inquieti, tormentati, egocentrici, sognatori. Con tanto bisogno di essere rassicurati e confortati e insieme di sentirsi forti, importanti. Con una grande fragilità e molta difficoltà a mettersi in discussione.
Sta pensando a un futuro in cui la scrittura diventerà sempre più importante per lei oppure la scrittura sta solo occupando una parentesi temporanea della sua vita?
La scrittura per me è sempre stata al primo posto, mi piace scrivere e leggere; quindi continuerò a farlo sempre
Quanto è importante secondo lei la promozione per il successo di un libro?
E’ tutto, direi!
Chi desidera ringraziare?
Tutta la giuria del premio, il dottor Antonio Vella, che investe, con la sua Casa Editrice LuoghInteriori, tanto in noi scrittori,grazie! E Lei, Daniela … Poi le mie amiche che mi hanno raccontato le loro storie con gli uomini. E infine, gli uomini che ho conosciuto, anche se a volte …