Degustazione della melanzana rossa, a Policastro Bussentino la X edizione
Rossa, rotonda e dalle molte proprietà salutari, queste alcune caratteristiche della melanzana rossa, un particolarissimo ortaggio che per forma e colore, si avvicina molto a un pomodoro ed anche quest’anno avremo la possibilità di gustarlo, in tante appetitose varianti, il 13 agosto a partire dalle ore 21, in Piazza Duomo a Policastro Bussentino. Pasta con le melanzane, polpette con carne e melanzana, ciambotta, scapece e, per chiudere in dolcezza, la torta fatta con la melanzana rossa, un dolce dal sapore unico, in cui l’aroma inconfondibile della melanzana dà vita ad un connubio unico. Questo il ricco menù, da non perdere, in programma per la sera del 13 agosto.
La decima edizione della “Degustazione della melanzana rossa”, è promosso dalla Pro-Loco “Buxentum” con il patrocinio del Comune di Santa Marina, la valorizzazione di questo prodotto unito al sapiente lavoro degli agricoltori e alla promozione del consumo e della coltivazione, ha portato al riconoscimento come Presidio Slow Food. Originaria dell’Africa e dell’Asia tropicale, in Italia viene coltivata nel Comune di Santa Marina e a Rotonda, nella valle del Mercure in provincia di Potenza. Ancora poco conosciuto, ma molto salutare, quest’ortaggio, ha tra le proprietà principali, quella antiossidante, utile per contrastare l’invecchiamento cellulare e quella ipocolesterolemizzante, adatta per chi ha valori troppo elevati di colesterolo. La caratteristica colorazione rossa è prodotta dal carotene, è l’unica della sua specie a non scurire dopo il taglio grazie al basso contenuto di acido clorogenico che consente di mantenere bianca la polpa. Tendente al rosso più intenso quando è matura, l’aroma ricorda molto quello del fico d’India, mentre al palato risulta piccante con retrogusto intenso.
La serata sarà allietata dal gruppo musicale: Interferenze Blu, Italian Jazz Song.
Comunicato Stampa
Complimenti a Policastro ed a chi patrocina tale manifestazione. Questa è una
delle strade giuste da percorrere se si vuole rivalutare quella zona e non solo:
i propri (eccezionali) prodotti agricoli, tutti o quasi, da far capo alle slow food, erano
una ricchezza del passato e riportarli in vita significa dare lustro a quella terra.
Ricordo, quando si andava al mercato con mia madre, la domanda ricorrente “dove
è stato prodotto questo ortaggio ?”. La risposta era Policastro (e solo dopo Torraca),
prodotti eccezionali. Complimenti di nuovo.