A Casaletto Spartano il primo torneo di calcio balilla umano
Alzi la mano chi non ha mai giocato a calcio balilla, ha girato le stecche, ha provato in tutti i modi a fare goal… E se di colpo i pupazzetti in plastica del biliardino si trasformano in persone in carne ed ossa? E’ successo a Casaletto Spartano dove il 18 e 19 agosto è stato organizzato il primo torneo di calcio balilla umano. 12 squadre, suddivise in 4 gironi, più di 80 partecipanti dai 14 anni a salire, che vestiti i panni degli omini di plastica tenendosi attaccati a delle sbarre, con l’obbligo di non staccare mai le mani, si sono sfidati in un’intensa due giorni dove cercando di strappare la palla agli “omini” avversari hanno tentato di fare goal . L’evento organizzato dall’associazione G.O.P.I. di Casaletto Spartano e patrocinato dal comune,ha visto la partecipazione non solo di casalettani, residenti e non, ma anche di persone giunte sia dalla frazione Battaglia che da Tortorella, Morigerati ,Casalbuono, Salerno ed anche alcuni turisti tedeschi. A vincere il trofeo manco a farlo apposta una squadra che già nel nome “Per noi peroni” infonde un senso di amicizia e soprattutto di tanti brindisi,composta da persone di Casaletto Spartano le quali nella serata del 19 agosto hanno alzato l’ambito trofeo. Come in tutte le partite di calcio che si rispettino non sono mancate le contestazioni agli arbitri e chissà forse per la prossima edizione si prevederà l’introduzione della VAR. Tra i tanti partecipanti anche Raffaella Grillo che per due giorni ha dismesso i panni di giocatrice di pallavolo per indossare quelli di attaccante della squadra degli “Spartani” giunta al 4° posto. “Sono contenta del riscontro avuto e nel ringraziare quanti hanno reso possibile il torneo,appuntamento all’anno prossimo per la seconda edizione” dichiara Antonella Giudice, Presidente dell’associazione G.O.P.I.Una manifestazione originale e ben riuscita, che ha coinvolto tante persone appassionate di calcio e non solo, voluta per creare un momento di aggregazione, socialità ed interscambio, ma anche per raccogliere fondi per il sostentamento dell’associazione organizzatrice.
Marianna Falese
©Riproduzione Riservata