Per l’occasione, grazie anche all’impegno della Soprintendenza all’Archeologia, belle arti e paesaggio di Napoli e della Curia Arcivescovile di Napoli, saranno restituite alla Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli tre importanti opere d’arte, nell’intento di ricostituire il contesto storico, culturale e religioso originario dell’edificio di culto sorto nell’area della murazione dell’acropoli della Neapolis greca, oggi una delle più significative testimonianze della peculiarità del centro antico di Napoli.
Si tratta di opere che sono state restaurate e custodite per lunghi decenni dalla Soprintendenza e fino ad ora conservate in vari archivi della città. Le opere torneranno, anche grazie a Bellezza Italia, finalmente nella loro sede originaria e potranno tornare a essere ammirate dal pubblico.
Nello specifico si tratta della Nascita del Battista, un dipinto su tela di 210×160 di Nicola Maria Rossi, pittore napoletano del periodo tardo barocco, ritenuto tra i più brillanti allievi di Francesco Solimena; della Decollazione del Battista, sempre di Rossi (dipinto su tela 210×150); del Calvario, (olio su tavola, 220×205), di Michele Curia, altro storico pittore napoletano del Cinquecento. |