La comunità di Caselle in Pittari saluta l’ultimo “bannista”
Nei giorni scorsi si è spento a Caselle in Pittari l’ultimo “ bannista” del Comune, Domenico Soria .
Il “bannista” o banditore in italiano che dir si voglia era un incaricato che leggeva ad alta voce per le vie del paese le disposizioni delle autorità.
Sinceramente non ho mai visto o semplicemente udito nella mia vita un bannista ma leggendo le parole del Sindaco Giampiero Nuzzo mi è sembrato di immaginare la scena, il signor Domenico che per i vicoli di Caselle passa “glittennu lu bannu” :
“Dopo alcuni lunghi e acuti squilli di cornetta , nel più rigoroso linguaggio dialettale , “ Minicucciu” dava libero sfogo ai suoi polmoni gridando , in ogni angolo del borgo , il messaggio, commisionatogli dall’amministrazione, per informare i cittadini. Lo faceva con voce squillante e gambe leste , per percorrere tutte le strade del paese , ma il tono era altresì solenne , da persona seria qual era e che dava importanza a tutte le cose che faceva . Ma questo non gli impediva , nei momenti di pausa , di regalare il suo sorriso , la sua simpatia e le sue battute alla gente accorsa per ascoltarlo.”
Lo immagino, visto che non ho avuto il piacere di conoscerlo come una persona conviviale, corretta ed attenta.
In questo periodo di quarantena sono solita udire delle auto con degli altoparlanti che danno degli avvisi , credo sia la versione moderna del bannista io, sinceramente, preferisco la versione precedente.
Sarei corsa ad affacciarmi al balcone per non perdermi una parola perchè vuoi mettere un disco registrato alle parole pronunciate dal vivo?
Non c’è paragone.
La figura del signor Domenico non cadrà nell’oblio grazie alla nipote Ramona che ha voluto raffigurarlo in un portale a Caselle in Pittari in modo da non far dimenticare mai questa persona ed il suo ruolo sia a chi lo ha conosciuto sia a chi non ha avuto questa fortuna.
Arrivederci signor Domenico resterai nel cuore della comunità casellese per quello che hai fatto ma soprattutto, considerato ciò che ho letto, per quello che sei stato .
Marianna Falese
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