Un successo formidabile per “I Trecento a Tortorella”
Un successo formidabile per “I Trecento a Tortorella”
In centinaia per il borgo tra Storia, Teatro, Arte, giocolieri, buon cibo e tradizione Un viaggio quasi mistico tra Storia, Teatro, Arte ed enogastronomia.
Il tutto nel segno di Carlo Pisacane. Ha registrato un grande successo di pubblico e critica “I Trecento a Tortorella”, serata che rientrava tra gli appuntamenti di “Tracce di rivoluzione nelle Terre del Bussento – Oltre Pisacane”, realizzato nell’ambito del progetto POC 2022 Regione Campania, con i Comuni di Sapri (capofila), Torraca, Vibonati, Tortorella ed Ispani. L’affascinante borgo, con le sue Porte ed i suoi Portali, l’insediamento normanno ed il palazzo marchesale dei Carafa – Stadera con il suo “Museo in cammino”, gli anfratti e le piazzette, è stato lo scenario di un evento che ha incantato un pubblico di ogni età proveniente da tutta Italia.
Il via è stato dato dalla musica itinerante del Gruppo Folkloristico ‘Raffaele Viviani’ che da Piazza Scipione Rovito, davanti al municipio, ha attraversato le viuzze di Tortorella per giungere in Piazza Sacra Famiglia; qui, dove c’è l’abside restaurato e risalente all’anno Mille, a pochi passi da Palazzo Marchesale e dalla Porta Suctana – strategico accesso alla zona orientale di Tortorella per immettersi nel quartiere greco del borgo – è andata in scena, preceduta da uno spettacolo di giocolieri ed equilibristi, la Lectio “La Spedizione di Carlo Pisacane attraverso il territorio di Tortorella” del cultore di storia locale, prof. Gianluca Berardi. Quest’ultimo
ha ripercorso il cammino seguito dalla Spedizione di Pisacane il 29 giugno 1857 in territorio tortorellese che, da Torraca, lungo l’impervia mulattiera del Serralunga ed attraverso il valico della Colla del Cocuzzo, giunse a notte fonda alla Taverna del Fortino ove i Trecento furono accolti e ristorati dall’oste Vincenzo Cioffi da Tortorella.
Infine è stata la volta dell’applauditissima “Un sogno di libertà”, dramma musicale nella riduzione teatrale di Umberto Iervolino.
Molto apprezzato anche il percorso gastronomico e poi “Museo in Cammino”, collocato all’interno del suggestivo Palazzo Marchesale e che racconta, a cura del professor Francesco Abbate, in particolar modo il paesaggio: astratto, tangibile, informale.
Comunicato Stampa