“Marie Heurtin – Dal buio alla luce”, storia di una sordocieca
Il film del regista francese, Jean Pierre Ameris, nelle sale cinematografiche italiane dal 3 marzo, racconta la storia di una ragazzina, sordocieca dalla nascita, che, grazie alla caparbietà di una suora educatrice, riuscirà ad abbattere il muro di silenzio e di buio che la intrappola.
“Oggi ho incontrato un’anima, un’anima piccola, un’anima fragile , un’anima imprigionata di cui ho visto i bagliori splendere, attraverso le sbarre della sua prigione. Come comunicare con quella piccola, confinata nella notte e nel silenzio? Come farla parlare ed ascoltare? Come sarà vivere nell’oscurità totale e nel silenzio assoluto?”
Ognuno di noi, trovandosi di fronte ad persona sordocieca dalla nascita, si porrebbe questi interrogativi e soprattutto si chiederebbe: “Come fa a non impazzire?”.
E a queste legittime domande ha cercato di dare una risposta Jean-Pierre Ameris, regista francese del film “Marie Heurtin – Dal buio alla luce”, il lungometraggio che racconta, con una delicatezza estrema, la storia, realmente, accaduta di Marie, bambina sordocieca francese, nata nel 1885, totalmente incapace di comunicare con il resto del mondo, affidata, all’età di 10 anni, alle suore dell’Istituto per persone sorde di Larney.
E proprio qui che inizia una storia fatta di speranza , di rispetto, una storia di reciproca fiducia, che trascende le umane barriere e sconfina nell’amore più grande che si possa immaginare, tra la piccola Marie e suor Marguerite, insegnante dell’Istituto, che non si rassegna a lasciare vivere la ragazza nella sua gabbia, ma che, con grande caparbietà , riuscirà ad infrangere il suo mondo fatto di silenzio e di buio.
Suor Marguerite non si arrenderà, ma lotterà contro tutto e tutti, per illuminare il desolato mondo di Marie, insegnadole a farsi capire, ad esprimere sue emozioni, i suoi sentimenti, le sue gioie ed i suoi dolori.
Un lungometraggio pluripremiato, di grandissimo spessore emotivo, delicato, prezioso, in cui la stessa protagonista, Ariana Rivoire è, nella realtà, sorda; un film che è stato molto apprezzato dalla critica, che riesce a toccare le corde più profonde dell’ anima e che il presidente della “Mediterranea Productions”, Angelo Bassi, ha voluto distribuire nelle sale italiane, a partire dal 3 marzo e che anche noi vogliamo promuovere, ringraziando la casa di distribuzione per il materiale audiovisivo fornitoci.
Un progetto innovativo e sperimentale, che permetterà la fruizione del film “Marie Heurtin – Dal buio alla luce”, attraverso appositi sottotitoli ed audiodescrizioni, anche ad un pubblico sordo e cieco.
Un passo importante per aiutare a superare una condizione invalidante, che ci faccia cambiare punto di vista, aprire i cancelli delle nostre anime ed entrare in contatto con chi, senza un adeguato aiuto, resterebbe intrappolato nella sua prigione.
Genny Gerbase
Montaggio: Rachele Furiati
Si ringrazia “Mediterranea Productions” per il materiale audiovisivo fornitoci, Angelo Bassi, Nicola Conticello, Marco Giovannone, l’ “Award Network Edizione Doppiaggio” e gli amici Cristina Fenuccio e Andrea Ward.
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