Parti cesarei, l’appello di Polichetti (Uil Fpl provinciale): “Applichiamo il “Modello Torino” anche all’ospedale di Salerno“
Parti cesarei, l’appello di Polichetti (Uil Fpl provinciale) ai vertici della sanità regionale: “Applichiamo il “Modello Torino” anche all’ospedale di Salerno“
Il professore Mario Polichetti, dirigente sindacale della Uil Fpl provinciale e primario del reparto di Gravidanza a rischio presso il San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, ha recentemente espresso il suo sostegno alla proposta del “Modello Torino” dell’ospedale Sant’Anna riguardante l’assistenza ai parti cesarei. Polichetti ha invocato i vertici della sanità regionale della Campania affinché adottino un approccio simile presso il suo ospedale, sottolineando i benefici della presenza attiva dei padri durante tali interventi.
L’obiettivo è estendere questa iniziativa a livello nazionale, promuovendo un cambiamento positivo nell’approccio all’assistenza ai parti cesarei.
“Ho il piacere di sostenere fermamente l’iniziativa dell’ospedale Sant’Anna di Torino nel consentire ai padri di assistere ai parti cesarei. Questo è un passo significativo verso un’umanizzazione del parto che potrebbe migliorare notevolmente l’esperienza delle famiglie durante questo momento speciale. Invito i vertici della sanità regionale della Campania a prendere in considerazione questa proposta e replicare il “Modello Torino” presso il San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno”, ha detto Polichetti. “La presenza attiva dei padri durante il parto cesareo non solo contribuisce a creare un legame più forte tra il neonato e la famiglia, ma offre anche un supporto emotivo essenziale alla madre. Questo approccio innovativo mira a trasformare il processo di nascita in un momento più condiviso e intimo per le famiglie, promuovendo il benessere di tutti i membri coinvolti. L’ospedale Sant’Anna ha dimostrato che è possibile combinare la sicurezza clinica con un’attenzione particolare all’aspetto umano del parto. Spero che altre strutture sanitarie, compreso il nostro San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, considereranno seriamente l’adozione di questo modello”.
Comunicato Stampa