Minori (Sa): Soccorsi speleologi alla Grotta delle Canne
Complessa attività di soccorso portata a termine nella serata di ieri, domenica 24 marzo 2024, dagli uomini della Guardia
Costiera di Salerno e personale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino a favore di tre speleologi rimasti
intrappolati all’interno della Grotta delle Canne in località Minori.
I tre speleologi, associati al Gruppo Speleologico Natura Esplora di Avellino, erano entrati nella
cavità marina denominata Grotta delle Canne, dallo scorso 15 marzo giorni classificata quale vera e
propria grotta, nella serata di ieri per attività di speleologia e studio con l’intenzione di passare tutta la notte
e riuscire nella mattinata odierna.
Non avendo avuto alcuna notizia dei tre dalle 11 di stamattina l’associazione a cui gli speleologi
appartengono, allarmati del lungo tempo trascorso, hanno avvisato della situazione la Centrale Operativa
della Guardia Costiera di Salerno. Immediatamente veniva disposto l’intervento della Motovedetta di
soccorso CP854 e via terra personale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino. Dopo prime ricerche
infruttuose via mare e via terra il personale intervenuto riusciva a prendere contatti con il gruppo di
speleologi (non avevano possibilità di comunicare all’esterno) che rassicuravano gli intervenuti sul loro
stato di salute ma rappresentavano l’impossibilità di uscire dalla grotta via mare in considerazione dello
stato del mare presente che impediva l’uscita con la propria imbarcazione.
Con l’ausilio del CNSA si ipotizzava, quindi, un eventuale prelievo dei tre malcapitati via terra
studiando l’utilizzo di appropriate attrezzature di solito utilizzate in queste circostanze, operazione che
avrebbe richiesto sicuramente tempi molto lunghi.
Alle ore 18 circa valutato lo stato del mare dal Comandante dell’unità Guardia Costiera presente sul
posto in leggera diminuzione si tentava il recupero via mare anche con l’ausilio di una piccola imbarcazione
messa a disposizione da pratici locali intervenuti in assistenza.
I tre speleologi venivano così tirati fuori dalla grotta ad uno alla volta con l’utilizzo di cime e
salvagenti anulari e portati in sicurezza sull’unità CP854 che dirigeva nel porto di Maiori per sbarcarli e
prestare i primi controlli medici nonostante i tre risultavano essere in ottimo stato di salute e senza
rappresentare problematiche cliniche.
Una domenica di attività scientifica che poteva avere dei risvolti negativi e che si è conclusa nel
migliore dei modi grazie all’intervento tempestivo degli uomini della Guardia Costiera di Salerno e della
perfetta sinergia con altri corpi dello Stato che hanno partecipato all’attività di soccorso.
Comunicato Stampa