Record negli 800 metri per il policastrese Amedeo Perazzo
Intervista all’atleta originario di Policastro Bussentino
Amedeo Perazzo, classe 2001 è originario di Policastro Bussentino, ma vive a Napoli da ben quattro anni. Amedeo è laureato in “Scienze Motorie” e attualmente, si sta portando avanti con la magistrale in “Scienze e Management dello Sport e delle Attività Motorie”, nel contempo, si allena allo stadio Maradona, ma non solo, in vista delle partite si trasferisce al Parco Virgiliano. Appassionato di atletica leggera sì, ma anche di calcio, difatti il ragazzo è un tifoso sfegatato del Milan. Quando libero dagli impegni universitari torna nella sua amata Policastro, ama giocare a calcio con gli amici e dedicare il suo tempo alla famiglia, a cui è legato da un profondo affetto. Come lui stesso ci ha confessato, se la cava bene tra i fornelli e la domenica quando la dieta lo permette ama sperimentare diversi piatti. Si è aggiudicato il “Record Sociale Assoluto negli 800 metri” nel trevisano e recentemente ha conquistato anche il titolo italiano dedicato agli studenti nella città di Isernia, come “Campione Italiano Universitario”. Continuate la lettura per scoprire tutto quello che ci ha raccontato.
Amedeo, da dove nasce la sua passione per l’atletica leggera? Gli è stata trasmessa da qualcuno a lei caro o è solo il frutto di una personale inclinazione? La mia passione per l’atletica nasce come per la maggior parte dei ragazzi alle scuole medie con la partecipazione ai giochi sportivi studenteschi, grazie al Professore Ugo Cobucci. Mi sono riscoperto un buon competitor per l’atletica, un grazie anche al Mister Ambrogio Quintiero per gli allenamenti che ci faceva fare con la scuola calcio. In terza media sono arrivato alla fase nazionale sia della corsa campestre che nelle gare su pista, dove sono stato notato dal mio attuale allenatore, Riccardo Mangione, ex preparatore atletico del Napoli. Da lì in poi ho continuato la doppia carriera atletica e calcistica per poi concentrarmi sempre di più sull’atletica, fino all’ottobre 2020, dove con l’inizio dell’università ho cominciato a intraprenderla quasi professionalmente.
Lei è di Policastro Bussentino: quanto è importante il legame con la sua terra d’origine? Com’è stato accolto dai suoi conterranei dopo l’ultimo record raggiunto? A Policastro bene o male ci conosciamo tutti, mi fa un sacco piacere uscire per strada a correre e incontrare le persone che mi salutano e chiedono come procede. Il calore del paese si è fatto sentire anche sui social in questi giorni, dove molti hanno condiviso i miei risultati o speso belle parole per me, questo mi fa molto piacere, è uno stimolo in più.
Vuole parlarci del suo record assoluto negli 800 metri? Quali emozioni ha scaturito in lei un simile trionfo? Il record societario per me era un obiettivo stagionale, ma non il traguardo stagionale, spero di potermi allenare bene e seguire al meglio quello che mi dice e consiglia il mio allenatore per poter migliorare ulteriormente, la strada è ancora lunga e dobbiamo lavorare moltissimo. Sono rimasto felice, perché si iniziano a raccogliere i frutti dell’inverno.
Oggi più che mai è importante spronare i giovani ad avvicinarsi allo sport: cosa consiglia ai suoi coetanei? Una raccomandazione per chi vuole avvicinarsi alla sua disciplina? Lo sport credo sia una delle cose più importanti da fare per un ragazzo, qualunque esso sia, sin da piccoli gli si deve lasciare la possibilità di scegliere e di farli divertire, poi piano piano la strada verrà tracciata. Anche se è molto difficile, si dovrebbe cercare di intraprendere un po’ lo stile americano con le scuole, ovvero fare più sport anche con i corsi pomeridiani, soprattutto alle elementari. Fare atletica nelle nostre zone non è facile purtroppo, mancano le strutture, ma qualcosa si potrebbe pur fare, se qualcuno fosse interessato io potrei indirizzarlo con piacere.
Cosa si augura per il futuro? Ha un “traguardo” che desidera raggiungere? Grazie di essere stato con noi. Per il futuro mi auguro di poter continuare ad allenarmi bene con costanza e determinazione, magari trovare uno sponsor che mi supporti per permettermi di allenarmi e prepararmi nelle migliori condizioni possibili. Ringrazio voi per avermi concesso questa opportunità e ringrazio la mia famiglia, in primis i miei genitori che mi supportano molto, anche a livello economico tra università e sport. I miei fratelli che ci sono sempre, in particolare mia sorella fisioterapista che quando faccio ritorno a casa, mi dà sempre una mano con massaggi e terapie. I miei nonni e gli zii che mi sostengono e tutti i miei amici. Un forte ringraziamento anche al mio allenatore e alla mia società, senza di loro non avrei ottenuto i risultati conseguiti finora.
Certi del proseguimento di una splendida carriera ricca di soddisfazioni, continueremo a seguire e a sostenere Amedeo. A presto readers!
Di Michaela Alfano
©Riproduzione riservata